Fabbri, Battocletti e Palmisano, azzurri subito protagonisti a TokyoFabbri, Battocletti e Palmisano, azzurri subito protagonisti a Tokyo

Un inizio brillante per l’Italia

La prima giornata dei Mondiali di atletica a Tokyo si è aperta con tre medaglie per l’Italia: due d’argento e un bronzo. Una partenza incoraggiante che conferma la competitività della squadra azzurra nelle discipline di resistenza e nei lanci.


Palmisano, argento nella 35 km di marcia

Ad aprire la giornata è stata Antonella Palmisano, che ha conquistato l’argento nella 35 km di marcia. Per la campionessa olimpica di Tokyo e campionessa europea a Roma, si tratta della prima medaglia d’argento mondiale, un traguardo che completa una carriera già ricca di successi.

Al termine della gara, Palmisano ha raccontato di aver sofferto per dolori addominali e crampi costanti negli ultimi 12 km, ma di aver resistito fino alla fine:

«Ho pensato più volte di fermarmi, ma non volevo che finisse come a Parigi. Sono contenta di aver portato a casa questa medaglia in un posto speciale».

La gara è stata vinta dalla spagnola Maria Perez, amica e rivale sportiva della marciatrice pugliese. “Sono contenta anche che Maria abbia vinto. Lei è un’amica vera, mi ha ridato la motivazione dopo la delusione dell’anno scorso e ci siamo anche allenate insieme”


Battocletti, conferma nei 10.000 metri

Grande prova anche per Nadia Battocletti, che nei 10.000 metri ha conquistato l’argento, replicando il risultato ottenuto alle Olimpiadi. La trentina ha tenuto il passo delle migliori fino agli ultimi metri, abbattendo anche un nuovo record personale.

Visibilmente emozionata, ha dichiarato ai microfoni di RaiSport:

«Faccio fatica a crederci. È dagli Europei di Roma che vivo un sogno. Non è stato un anno semplice, ma oggi ho capito l’atleta che sono. Volevo cambiare le lacrime di Budapest. Queste sono lacrime di gioia. Non ci credo ancora che io sia ancora con quelli e quelle che vincono le medaglie olimpiche.».

Battocletti resta in corsa anche per una medaglia nei 5.000 metri.


Fabbri, bronzo nel getto del peso

La terza medaglia azzurra è arrivata da Leonardo Fabbri, che nel getto del peso ha centrato il bronzo con la misura di 21,94 metri. Dopo una qualificazione difficile, Fabbri ha ritrovato la concentrazione e ha lottato fino all’ultimo lancio per l’argento, sfuggito di poco.

Il podio è stato completato dallo statunitense Ryan Crouser, oro con 22,34, e dal messicano Uziel Munoz, argento con 21,97.

Fabbri, ai microfoni di Raisport, ha commentato così:

«Penso sia stata la gara più bella della mia vita. Non era la medaglia che volevo, ma sono contentissimo. Ho ritrovato un atteggiamento che non avevo mai visto in me stesso. Vado a casa contento, non volevo tornare anche da questo viaggio triste e arrabbiato come è successo purtroppo ultimamente».


Le altre gare azzurre: Jacobs in semifinale, clamorosa eliminazione di Iapichino

Nella giornata inaugurale, Marcell Jacobs ha superato il turno dei 100 metri con un modesto 10”20 che rappresenta, in ogni caso, il suo miglior crono stagionale, valido per l’accesso alla semifinale. Per conquistare la finalissima sulla pista dell’oro olimpico del 2021 servono numeri diversi.  

“Sono qui è sono contento per riuscire a ottenere da tutti i problemi degli ultimi tempi. Le sensazioni erano buone. L’importante era passare il turno ma non mi sono piaciuto: sono stato un po’ pensare. Ho sbagliato dal primo all’ultimo passo: le gare servono a quello, a trovare le misure, ma non sono riuscito a farne purtroppo. Oggi l’importante era passare il turno, domani è un altro giorno” – ha riferito l’azzurro a fine gara.

Delusione invece per Larissa Iapichino, che con 6,56 metri non è riuscita a qualificarsi per la finale del salto in lungo, dove partiva tra le favorite. Dopo essere rimasta per diversi minuti al 12/o posto provvisorio, subito prima dell’ultimo tentativo viene superata dalla statunitense Claire Bryant. “La mia gara si commenta da sola. Non è il momento di fare analisi, lo farò quando sarò più lucida Sono sotto choc, non ho emozioni, come se stessi vivendo un incubo”. 

La staffetta mista 4×400 ha chiuso al settimo posto nella finalissima.


Bilancio della giornata

Il bottino di tre medaglie (due argenti e un bronzo) alla prima giornata rappresenta un segnale positivo per l’Italia, che guarda con fiducia alle prossime gare.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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