Lo scontro frontale nel parcheggio dell’Ikea: il 17enne Jacopo Gambini era morto sul colpo
Si è spento nella notte tra venerdì e sabato Leonardo Renzoni, il sedicenne rimasto gravemente ferito nello scontro frontale tra due moto avvenuto mercoledì 17 settembre nel parcheggio dell’Ikea, nella zona industriale a sud di Pisa. Poche ore prima, la stessa sorte era toccata all’amico Jacopo Gambini, 17 anni, residente a San Martino a Ulmiano, nel comune di San Giuliano Terme, che era morto quasi subito dopo l’impatto.
Il bilancio definitivo è dunque di due giovanissime vite spezzate, una doppia tragedia che ha colpito l’intera comunità pisana. Leonardo era stato ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Cisanello, in condizioni disperate, ma venerdì sera i medici hanno avviato l’accertamento di morte cerebrale, dichiarata nella notte.
Il sogno interrotto di due ragazzi
Leonardo frequentava la quarta C di scienze applicate al liceo Filippo Buonarroti di Pisa. Jacopo aveva appena iniziato la quarta superiore all’indirizzo aeronautico dell’istituto Da Vinci-Fascetti. Due ragazzi pieni di sogni e di progetti, accomunati dalla passione per le due ruote e dal desiderio di trascorrere insieme il tempo libero.
Mercoledì pomeriggio, come altre volte, si erano dati appuntamento con alcuni amici della compagnia per provare acrobazie e manovre con le moto nella zona industriale lungo l’Aurelia. Un luogo già frequentato in passato, come testimoniano i video pubblicati sul canale YouTube “RenzoZone”, che Leonardo aveva aperto nel 2020 e che negli ultimi tempi aveva trasformato in una vetrina per la sua passione meccanica e motociclistica.
Quello che doveva essere un pomeriggio di svago si è trasformato in un incubo. I due giovani si sono scontrati frontalmente durante una manovra, cadendo a terra privi di sensi. Inutili le corse disperate al pronto soccorso: Jacopo è deceduto poco dopo, Leonardo ha lottato per due giorni, fino al tragico epilogo.
Le indagini e le ipotesi degli inquirenti
La dinamica dell’incidente è ora al centro dell’inchiesta aperta dalla Procura dei minori di Firenze. La polizia municipale di Pisa ha posto sotto sequestro i motocicli e sta acquisendo le testimonianze dei ragazzi presenti al momento dello schianto. Sono in corso anche verifiche sulle telecamere di sorveglianza della zona e sui contenuti social che documentano le attività del gruppo, noto come “Moto Sbiellati Crew”.
Gli inquirenti ipotizzano che i due adolescenti stessero eseguendo evoluzioni acrobatiche prima dello scontro. Un “gioco pericoloso”, come lo definiscono le forze dell’ordine, che ha avuto conseguenze irreparabili. Le autopsie, già disposte, dovranno chiarire ulteriori dettagli sulle cause della morte dei due ragazzi.
Il gesto d’amore della donazione degli organi
In un dolore insostenibile, la famiglia di Leonardo ha trovato la forza di compiere un gesto di grande generosità. Con il nullaosta della Procura minorile, i genitori hanno autorizzato l’espianto e la donazione degli organi del figlio. Una scelta che permetterà ad altre vite di continuare, trasformando una tragedia in speranza.
Anche il ricordo di Jacopo rimane vivo nella comunità di San Martino a Ulmiano, dove il giovane viveva con i genitori e la sorella minore. Studente brillante e appassionato di volo, aveva appena iniziato un percorso che sognava di trasformare in futuro professionale.
Il cordoglio di una città
La notizia della morte di entrambi i ragazzi ha gettato nello sconforto le scuole che frequentavano, le famiglie, gli amici e l’intero territorio pisano. In molti hanno espresso vicinanza ai genitori e sottolineato quanto il vuoto lasciato da due adolescenti pieni di vita sia impossibile da colmare.
Quella che doveva essere una semplice giornata di metà settembre, con le ultime ore di libertà prima di tornare ai ritmi scolastici, resterà impressa come una delle pagine più dolorose della cronaca locale. Due giovani amici, uniti dalla passione per le moto, se ne sono andati insieme in un destino crudele.
La città adesso attende le cerimonie funebri, mentre le indagini proseguono per ricostruire nei dettagli la dinamica di uno scontro che ha trasformato un momento di spensieratezza in una tragedia irreversibile.