Daniele Barolo morto durante una battuta di cacciaDaniele Barolo morto durante una battuta di caccia

Cosa è successo nelle campagne di Carrù?

Una domenica di caccia si è trasformata in tragedia nelle campagne di Carrù, in provincia di Cuneo. Intorno alle 10 del mattino, durante una battuta al cinghiale in località Bordino, Daniele Barolo, 46 anni, agricoltore e padre di due figlie, è rimasto ucciso da un colpo partito accidentalmente dall’arma di un compagno di battuta.

Il proiettile, probabilmente rimbalzato dopo l’impatto con un ostacolo, ha raggiunto Barolo in pieno petto. I soccorsi del 118 sono arrivati rapidamente sul posto insieme ai carabinieri, ma ogni tentativo di rianimazione è risultato inutile. La morte è stata dichiarata poco dopo l’arrivo dei sanitari.

Una comunità sotto shock: chi era Daniele Barolo?

La vittima viveva a Rocca de’ Baldi, in frazione Carleveri. Conosciuto e stimato per la sua attività agricola, Barolo era profondamente radicato nella comunità locale. La notizia della sua morte ha lasciato sgomenti non solo amici e parenti, ma anche i residenti di Carrù, che proprio in quel giorno inauguravano la tradizionale Fiera del Fagiolo.

In segno di lutto, la Pro Loco ha deciso di annullare tutti gli eventi serali della manifestazione, trasformando una giornata di festa in un momento di silenzio e dolore condiviso.

La dinamica: incidente o imprudenza?

La ricostruzione dei fatti è ancora in corso. Secondo le prime informazioni raccolte dai carabinieri del nucleo investigativo, il colpo fatale sarebbe stato esploso da un altro cacciatore mentre mirava a un cinghiale. Il proiettile avrebbe però deviato la traiettoria, finendo per colpire l’amico.

L’arma da fuoco è stata immediatamente sequestrata, e sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta. La Procura dovrà stabilire se si sia trattato di un errore inevitabile o di una condotta imprudente che poteva essere evitata.

Le indagini: autopsia e accertamenti balistici

La salma di Daniele Barolo è stata trasferita alla camera mortuaria del cimitero di Carrù, a disposizione dell’autorità giudiziaria. È prevista l’esecuzione dell’esame necroscopico e con tutta probabilità anche un’autopsia, per chiarire l’esatta dinamica del decesso e la traiettoria del proiettile.

Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze e verificando le condizioni di sicurezza in cui si stava svolgendo la battuta di caccia. Al centro dell’inchiesta c’è anche la responsabilità del cacciatore che ha esploso il colpo.

Caccia e sicurezza: un tema sempre attuale

Ogni anno in Italia si registrano incidenti mortali legati alla caccia. Il caso di Carrù riaccende il dibattito sulla sicurezza nelle battute collettive, dove il rischio di errore è amplificato dalla presenza di più partecipanti e dalla difficoltà di avere sempre la visuale libera.

Le associazioni animaliste, da tempo critiche verso questa pratica, sottolineano come episodi di questo tipo dimostrino la pericolosità della caccia non solo per gli animali, ma anche per gli uomini. Allo stesso tempo, il mondo venatorio chiede di non generalizzare, ricordando che la maggioranza dei cacciatori rispetta regole e protocolli di sicurezza.

Una tragedia che segna un’intera comunità

Per la piccola realtà di Carrù e per Rocca de’ Baldi, la morte di Daniele Barolo è una ferita profonda. L’uomo lascia due figlie e una comunità che oggi si stringe intorno alla famiglia. Le celebrazioni della Fiera del Fagiolo, che rappresentano un momento di orgoglio per il territorio, si sono interrotte bruscamente, trasformandosi in una giornata di lutto collettivo.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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