Chi era Claudia Cardinale e come è arrivata sul grande schermo?
Claudia Cardinale si è spenta a 87 anni a Nemours, nella periferia di Parigi, dove viveva da tempo. La notizia è stata confermata dall’agente Laurent Savry, che all’AFP ha ricordato come «ci lascia l’eredità di una donna libera e ispirata sia nel suo percorso di donna che di artista». Nata Claude Joséphine Rose Cardinale il 15 aprile 1938 a Tunisi da famiglie paterna e materna di origine siciliana, Cardinale rappresenta uno dei volti più riconoscibili e influenti del cinema europeo del Dopoguerra.
La sua storia con il cinema comincia in giovane età: vincitrice di un concorso di bellezza locale, arriva per caso alla Mostra di Venezia; è lì che il cinema internazionale la nota. Dopo qualche apparizione giovanile, il suo talento e la sua presenza scenica la portano rapidamente a lavorare con registi di prima grandezza: Luchino Visconti, Federico Fellini, Sergio Leone, Richard Brooks, Henri Verneuil, per citare i più noti.
Quali sono i ruoli che hanno segnato la carriera cinematografica di Cardinale?
La filmografia di Cardinale è una galleria di titoli d’autore e successi popolari. Negli anni Sessanta incarna l’archetipo della diva mediterranea: è indimenticabile come Angelica ne Il Gattopardo di Visconti (1963), ha ruoli chiave in Otto e mezzo di Fellini e brilla nel western di Sergio Leone C’era una volta il West, dove una battuta perfida di Jason Robards rimane tra le citazioni più famose del film. Ha lavorato inoltre con star internazionali in produzioni americane e francesi: da La Pantera Rosa di Blake Edwards ai film con Burt Lancaster, Peter Sellers e John Wayne.
La sua versatilità le permise di navigare tra generi diversi: dall’epica storica (come Austerlitz) al melodramma viscontiano, dal cinema d’autore alla commedia. Negli anni ha calcato anche palcoscenici teatrali, apparendo in adattamenti di Tennessee Williams e altri autori, e ha proseguito la propria attività artistica anche oltre i picchi degli anni Sessanta e Settanta.
Claudia Cardinale se promenant dans Paris.
— Paris Paname 😊 (@ParisAMDParis) September 23, 2025
1961.
RIP pic.twitter.com/5Veu0KRUpe
Che vita privata e quali impegni pubblici hanno accompagnato la sua carriera?
La vita privata di Cardinale è stata intensa e talvolta drammatica: la sua vicenda personale — tra matrimoni, amori famosi e il ruolo di madre — ha sempre viaggiato in parallelo con la sua immagine pubblica. Fu sposata con il produttore Franco Cristaldi (1966-1975); negli anni successivi è stata legata al regista Pasquale Squitieri, con cui ha avuto una figlia, Claudia. La sua biografia comprende momenti di forza e di dolore: Cardinale parlò in seguito anche di un trauma subito da giovane (un abuso), evento che segnerà la sua vita privata e il rapporto con la notorietà.
Accanto alla carriera artistica, Cardinale ha condotto un impegno civile costante: ambasciatrice di buona volontà per l’UNESCO, sostenitrice di campagne contro la distrofia muscolare e l’AIDS, voce contro la violenza sulle donne e a favore della tutela dell’ambiente. Negli ultimi anni ha fondato la Fondazione Claudia Cardinale (2023) per sostenere giovani artisti, consolidando un ruolo di riferimento oltre lo schermo.
Alain Delon & Claudia Cardinale in Sicily, 1963. pic.twitter.com/B31lr0T3YP
— George’s Classic Hollywood(GP) (@CHC_1927) August 3, 2025
Che eredità lascia al cinema e alla cultura?
Claudia Cardinale lascia un’eredità ampia e composita: oltre centocinquanta pellicole che testimoniano una carriera lunga e poliedrica, riconoscimenti internazionali (tra cui premi alla carriera come il Leone d’Oro alla Mostra di Venezia e l’Orso d’oro onorario) e il ricordo di una bellezza che non era solo estetica, ma fondata su una presenza scenica intensa, capace di attraversare epoche del cinema e nazioni diverse.
Il ricordo pubblico è già cominciato: colleghi, critici e istituzioni cinematografiche riaffermano il valore di una interprete che ha saputo incarnare, con naturalezza e determinazione, la modernità di un cinema europeo aperto al mondo. Come ha sottolineato il suo agente, Cardinale lascia «l’eredità di una donna libera e ispirata», capace di coniugare talento artistico, impegno civile e un’immagine che ha fatto il giro del mondo.