Le dichiarazioni che fanno discutere
Giancarlo Magalli torna a parlare di Katia Ricciarelli. Dopo aver già espresso pubblicamente il proprio dissenso verso alcune dichiarazioni del soprano, l’ex conduttore Rai ha scelto le pagine del settimanale Oggi per ribadire il suo punto di vista. Al centro, ancora una volta, la figura di Pippo Baudo, scomparso il 16 agosto, e i contrasti mai sopiti tra la cantante lirica e l’assistente storica del presentatore, Dina Minna.
Secondo Magalli, la versione offerta dalla Ricciarelli — che lamentava di non essere stata informata direttamente della morte dell’ex marito — non reggerebbe: «Non esiste alcun comitato ufficiale per comunicare i lutti alle ex mogli. Pippo non voleva più parlarle, e Dina eseguiva soltanto le sue volontà».
Il retroscena sul divorzio
Ma non è tutto. Magalli ha rievocato l’episodio che, a suo dire, segnò l’inizio della fine tra Ricciarelli e Baudo. Correva il 2004, il conduttore era stato operato al San Raffaele di Milano. «Katia sapeva benissimo dell’intervento», ha raccontato, «ma scelse di partire per un soggiorno all’estero. Quando si presentò tre giorni dopo, Pippo — assistito da Dina e dalla figlia Tiziana — andò su tutte le furie e la cacciò».
Un gesto, quello della Ricciarelli, che avrebbe lasciato un segno profondo: «Mai avevo visto Baudo così infuriato. Lei, offesissima, inviò subito una lettera dell’avvocato chiedendo la separazione. Sperava, forse, in scuse pubbliche. Ma Pippo colse la palla al balzo e fu la rottura definitiva».
L’ombra del gioco e le difficoltà economiche
Il racconto di Magalli non si limita alla sfera affettiva. Secondo il conduttore, dietro a quella scelta di allontanarsi da Milano non ci sarebbe stato alcun impegno professionale: «Non era un concerto, erano anni che non cantava più. Katia aveva ammesso di amare il gioco e spesso frequentava casinò oltre frontiera, dove l’accoglievano con tutti gli onori. Le spese erano elevate e i suoi guadagni non erano più quelli dei tempi d’oro».
Un quadro che mette in luce non solo le difficoltà personali, ma anche le tensioni di un matrimonio che, a detta di Magalli, viveva già da tempo una fase di logoramento.
Il rapporto con Dina Minna
Parole chiare anche in difesa di Dina Minna, la collaboratrice che per quasi quarant’anni ha accompagnato Pippo Baudo. Ricciarelli l’aveva accusata di averle impedito i contatti con l’ex marito, ma Magalli ha ribaltato la prospettiva: «Dina non decideva nulla di testa sua. Ero presente quando Pippo le disse di non passare più certe telefonate. Lei era solo una fedele esecutrice».
Un’affermazione che scagiona la storica assistente e conferma, almeno nella versione di Magalli, la scelta netta del presentatore di troncare i rapporti con l’ex moglie.
Gli ultimi anni di Pippo Baudo
Nel suo racconto, Magalli ha voluto ricordare anche la fragilità degli ultimi anni dell’amico: «La sua salute era traballante, usciva sempre meno e non voleva mostrarsi in pubblico. A teatro ci andavamo insieme, ma sempre più di rado».
L’ultima apparizione importante risale al compleanno di Pier Francesco Pingitore: «Per lui avevano preparato una sedia a rotelle per rendergli tutto più confortevole. Era sereno, circondato da pochi amici sinceri».
Critiche anche al funerale
Non sono mancate parole amare sul giorno dell’addio: «I funerali del mondo dello spettacolo sono tutti uguali: tanti amici veri, ma anche gente comune che viene solo per scattarsi un selfie accanto ai volti noti. Con la salma ancora calda».
Un giudizio severo, che chiude un quadro fatto di ricordi, polemiche e rivelazioni. E che conferma, ancora una volta, la cifra più riconoscibile di Magalli: dire le cose come stanno, senza filtri né diplomazia.