Magalli replica a Ricciarelli a La volta buona: ‘Avevo il numero privato di Pippo, a Katia non lo diede’
Giancarlo Magalli, ospite de La volta buona su Rai 1 con Caterina Balivo, ha deciso di chiarire un punto che negli ultimi giorni aveva acceso il dibattito attorno alla figura di Pippo Baudo. Katia Ricciarelli, ex moglie del grande conduttore scomparso a luglio, aveva infatti raccontato a Verissimo con Silvia Toffanin di non essere riuscita, negli ultimi anni, neppure a contattarlo al telefono, accusando Dina – storica segretaria e collaboratrice di Baudo – di aver filtrato le chiamate e impedito un ricongiungimento umano.
Secondo Magalli, però, la realtà sarebbe stata ben diversa. «Io avevo il numero di Dina e il numero privato di Pippo. Quel numero lo dava solo a chi voleva», ha raccontato in diretta. Poi la rivelazione: «Effettivamente a Katia non voleva darlo, e aveva detto a Dina: “Non me la passare quando chiama”».
La scelta di Baudo, non di Dina
Le parole del conduttore smontano quindi la versione di Katia Ricciarelli, attribuendo la responsabilità direttamente a Baudo e non alla segretaria. Una decisione, quella di interrompere i rapporti con l’ex moglie, che – secondo Magalli – il presentatore prese in piena autonomia, mentre Dina si limitò a rispettare le sue disposizioni.
Una conferma che, del resto, era già arrivata dalle parole della stessa Dina, che Baudo aveva sempre considerato come una figlia e alla quale fu molto legato fino agli ultimi giorni.
Baudo non era solo
Un altro aspetto sul quale Magalli ha voluto insistere è quello della presunta solitudine del presentatore negli ultimi anni, più volte sottolineata dalla soprano. Secondo il conduttore, la realtà era opposta: «Pippo continuava a frequentare i suoi amici più cari, senza alcuna interferenza da parte di Dina», ha dichiarato.
Anzi, Magalli ha raccontato di essere stato tra coloro che hanno avuto il privilegio di vedere e sentire Baudo fino agli ultimi tempi, smentendo così l’immagine di un uomo isolato e privato degli affetti.
I figli di Baudo dalla parte di Dina
A rafforzare questa ricostruzione ci sarebbero anche i gesti compiuti dai familiari di Baudo durante l’ultimo saluto al conduttore. Alla camera ardente allestita a Roma, infatti, la figlia Tiziana ha abbracciato Dina in segno di vicinanza e affetto, confermando la centralità della donna non solo nella vita professionale ma anche in quella privata del padre.
Un gesto che sembrerebbe contraddire ulteriormente le parole di Katia Ricciarelli, che aveva dipinto Dina come una figura “ostacolo” e non come presenza affettiva riconosciuta dalla famiglia.
Magalli: «Pippo amava la verità»
Alla domanda di Caterina Balivo su come Baudo avrebbe reagito a queste polemiche, Magalli non ha avuto dubbi: «Pippo era una persona che amava la verità, che non è quella che abbiamo sentito da una certa persona. Io avevo il numero privato di Pippo, e a Katia non lo voleva dare. Evidentemente non voleva sentirla».
Un’affermazione che, se da un lato ribadisce il punto di vista di Magalli, dall’altro lascia intravedere la complessità di un rapporto interrotto e mai ricucito, che oggi torna a far discutere a distanza di anni.