Crisi respiratoria fatale per la 30enne Irene Edoardi, la famiglia chiede verità
Frosinone è sconvolta per la morte improvvisa di Irene Edoardi, 30 anni, estetista molto conosciuta in città, deceduta nella notte a causa di una violenta crisi respiratoria nella sua abitazione in Corso Lazio, nel quartiere Scalo. La giovane da circa tre settimane accusava sintomi influenzali, per i quali si stava curando con farmaci prescritti dal medico di base. Nella notte tra sabato e domenica il dramma: il suo cuore si è fermato e ogni tentativo dei sanitari del 118 di rianimarla è stato inutile.
Secondo quanto ricostruito, a chiamare i soccorsi è stato il marito, che ha allertato d’urgenza il 118 vedendo la moglie peggiorare improvvisamente. All’arrivo dei medici, per Irene le condizioni erano già disperate. Dopo circa 40 minuti di tentativi di rianimazione, il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso.
Indagini in corso: disposta l’autopsia
Come da prassi, il personale sanitario ha richiesto l’intervento della Polizia di Stato, che ha messo la salma a disposizione della Procura di Frosinone. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia, che verrà eseguita nelle prossime ore presso l’Istituto di Medicina Legale, per chiarire le reali cause della morte.
Secondo una prima ipotesi, il decesso potrebbe essere collegato a una complicanza polmonare derivata da un’infezione respiratoria trascurata o degenerata rapidamente. Resta aperta anche un’altra ipotesi: una possibile reazione avversa ai farmaci, dato che la giovane donna stava seguendo da circa venti giorni una terapia antibiotica.
I dubbi: “Si poteva evitare?”
Gli investigatori stanno acquisendo le cartelle cliniche e la documentazione sanitaria degli ultimi giorni per ricostruire la storia clinica della giovane. Le domande che oggi tutti si pongono sono inevitabili:
- La situazione è stata sottovalutata nelle settimane precedenti?
- La terapia seguita era adeguata alla reale condizione clinica?
- C’è stata una complicazione improvvisa non prevedibile?
- I farmaci assunti hanno avuto un ruolo nel decesso?
Per ora ogni ipotesi è aperta e solo l’autopsia potrà chiarire dinamica e cause esatte della tragedia.
Chi era Irene Edoardi
Irene Edoardi era sposata e madre di un bambino piccolo. Lavorava come estetista in un centro specializzato sulla strada per Ceccano e godeva della stima delle clienti e di tutti coloro che la conoscevano. Una giovane mamma semplice, solare, molto legata alla famiglia e al lavoro.
La sua morte improvvisa ha provocato un’ondata di sgomento in città. In molti sui social hanno lasciato messaggi di dolore e cordoglio, ricordandola come “una ragazza buona, riservata e sempre disponibile con tutti”.
Comunità sotto choc
La salma di Irene è al momento sotto sequestro presso l’obitorio dell’ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone, in attesa dell’esame autoptico. Solo dopo gli accertamenti medico-legali la salma potrà essere restituita alla famiglia per i funerali.
Il clima in città è di incredulità e dolore. In molti parlano di una tragedia assurda, soprattutto perché Irene non soffriva – secondo quanto riferito da persone a lei vicine – di gravi patologie pregresse. “Ci siamo sentite ieri…con la promessa di vederci martedì…ma la vita purtroppo è ingiusta” – ha scritto un’amica su Facebook.
Le prossime ore decisive
Oltre all’autopsia, la Procura acquisirà:
- cartelle cliniche
- certificati medici recenti
- prescrizioni farmaceutiche
- testimonianze di familiari e medici curanti
Le indagini vogliono stabilire se si tratti di morte naturale improvvisa, complicanza respiratoria o malore legato a farmaci. Al momento non ci sarebbero indagati.

