Il piccolo Alessandro è precipitato dal quinto piano a TrapaniIl piccolo Alessandro è precipitato dal quinto piano a Trapani

Il dramma in via Pantelleria

Hanno pregato e sperato in una notizia rassicurante. Una tragedia improvvisa, di quelle che strappano il fiato e annientano ogni parola. Alessandro, 10 anni, è morto a Trapani dopo essere precipitato dal balcone del quinto piano della sua casa in via Pantelleria. Un volo di oltre 15 metri tra le urla disperate dell’intero quartiere. Strazianti quelle della madre.

Il dramma è avvenuto nel tardo pomeriggio di venerdì 24 ottobre, poco prima delle 18. Alessandro, che soffriva di una forma severa di autismo, si sarebbe allontanato per pochi istanti dal controllo della madre. Pochi secondi, quelli in cui la vita si spezza. Quando la donna si è affacciata sul balcone, era già troppo tardi.

Le prime ore di angoscia

I vicini raccontano una scena di panico. «Abbiamo sentito un tonfo terribile e poi solo urla», dice una residente. Sul posto arriva subito un’ambulanza del 118, che rianima il piccolo sul selciato. Le condizioni sono disperate ma c’è ancora un filo di speranza.

Al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani i medici tentano l’impossibile. Alessandro viene stabilizzato e trasferito in serata con elisoccorso all’ospedale pediatrico “Di Cristina” di Palermo, nel reparto di terapia intensiva. La prognosi è riservata, ma la situazione è critica: politrauma, fratture multiple, emorragia interna.

20 ore di lotta, poi il silenzio

Per quasi un giorno intero una città intera resta con il fiato sospeso. Preghiere sui social, veglie spontanee nel quartiere, amici della famiglia che corrono davanti all’ospedale. Ma nel pomeriggio di sabato la notizia diventa ufficiale: Alessandro non ce l’ha fatta. Il suo piccolo corpo non ha retto alle ferite.

La madre è distrutta. È stata lei a vivere in prima linea la tragedia, ad assistere impotente alla caduta del figlio. Il bambino avrebbe perso l’equilibrio dopo essersi sporto per affacciarsi. Non è chiaro se abbia utilizzato una sedia o uno sgabello. La Polizia di Stato sta completando gli accertamenti. Al momento si propende per un tragico incidente domestico.

Una comunità in lacrime

Trapani è sconvolta. Nel quartiere popolare di via Pantelleria oggi regna il silenzio. Le tapparelle sono abbassate, davanti al portone del palazzo è comparsa una piccola montagna di fiori e bigliettini lasciati da amici e conoscenti. «Era un bambino dolcissimo, un angelo», raccontano i vicini.

Anche il sindaco ha espresso cordoglio: «Una tragedia che colpisce tutti. La città si stringe attorno alla famiglia». Nelle scuole del quartiere è stato osservato un minuto di silenzio. Il presidente del Trapani calcio, Valerio Antonini, ha annunciato ” di aver dato disposizione ai miei per avere la possibilità di giocare con il lutto al braccio”.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *