Le fiamme partite dalle cucine: “Un boato, poi il fumo ovunque”
Erano da poco passate le 19 sul Nilo quando la tranquillità della crociera si è trasformata in inferno. Dalle cucine della nave Empress, che stava navigando nei pressi di Luxor, si è sprigionato un incendio improvviso.
Le guide di bordo sono state le prime a dare l’allarme: “Abbiamo visto il fumo salire dai ponti più bassi, un boato, poi la luce è saltata. Le persone correvano verso il ponte più alto”.
Lo staff della nave ha immediatamente attivato il protocollo di emergenza. Tutti i passeggeri sono stati fatti salire sul ponte superiore mentre la nave veniva portata verso la riva, per consentire un’evacuazione rapida.
80 italiani tratti in salvo, solo ferite lievi tra l’equipaggio
Secondo quanto riferito dal tour operator Corsini Travels, che assisteva a bordo il gruppo di turisti italiani, “i nostri clienti sono tutti in salvo. Nessuno è rimasto ferito. Hanno perso documenti e bagagli, rimasti nella nave avvolta dal fumo”.
Tre membri dell’equipaggio egiziano, invece, sono rimasti feriti nel tentativo di domare le fiamme e sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale locale.
Le cause del rogo non sono ancora chiare, ma le prime ipotesi parlano di un guasto elettrico nelle cucine o di un malfunzionamento delle apparecchiature a gas.
La testimonianza dei turisti: “Un incubo nel buio, pensavamo di morire”
Tra i passeggeri italiani, molti raccontano scene di panico e paura.
“Eravamo a cena quando abbiamo sentito un botto fortissimo – racconta una coppia di Roma –. Il pavimento ha tremato, poi il fumo. Ci siamo messi a correre, qualcuno piangeva. I bambini tossivano, le luci si sono spente. Sembrava un film.”
In pochi minuti, il personale della nave ha guidato i passeggeri verso il ponte più alto, con il fumo che ormai aveva invaso i corridoi. Le uscite di emergenza sono state usate per segnalare alle altre imbarcazioni di stare lontane. La Empress, intanto, veniva trainata verso riva.
L’intervento delle autorità e la nuova sistemazione dei turisti
Grazie alla collaborazione delle autorità locali e dei tour operator, gli italiani sono stati subito trasferiti su un’altra imbarcazione, la Nile Crown, per proseguire la crociera.
Il gruppo della compagnia Travco, invece, è rimasto temporaneamente bloccato a circa 5 km da Esna, 60 chilometri a sud di Luxor, in attesa di una nuova nave.
Il ministero degli Esteri italiano e l’Ambasciata d’Italia al Cairo sono stati informati immediatamente. Sono già in corso le pratiche per rilasciare nuovi documenti provvisori ai turisti, dopo che passaporti e carte d’identità sono andati distrutti nell’incendio.
“Domani torneremo a bordo per recuperare il possibile”
Il portavoce di Corsini Travels, ancora scosso, ha dichiarato all’Adnkronos:
“È stato un momento drammatico, ma nessuno dei nostri clienti è rimasto ferito. Domani, quando il sole sarà alto e le condizioni di sicurezza lo consentiranno, torneremo sulla Empress per vedere cosa si può recuperare: abbigliamento, documenti, effetti personali”.
L’incendio è stato domato dopo oltre due ore di lavoro da parte delle squadre antincendio egiziane, supportate dalle unità di sicurezza fluviali. Il fumo nero era visibile anche dalle sponde del Nilo, tra la paura dei residenti e dei turisti che affollano in questi giorni Luxor.
La vacanza continua ma resta la paura
La notte sull’altra nave è stata lunga. I passeggeri, provati ma salvi, sono stati visitati da un team medico per accertamenti precauzionali. Molti non hanno chiuso occhio.
“È difficile dimenticare l’odore del fumo e il rumore del metallo che si deforma – dice una turista di Torino –. Avevamo scelto una crociera per rilassarci, non per rischiare la vita”.
Le autorità egiziane hanno aperto un’inchiesta per accertare la dinamica e verificare eventuali responsabilità nella manutenzione dell’imbarcazione.

