Ipotesi intossicazione da pesticidi per la 66enne della frazione Alberoro
Una donna di 66 anni è morta e il marito è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale San Donato di Arezzo dopo una notte di forti malesseri. Entrambi residenti ad Alberoro, popolosa frazione di Monte San Savino, si sarebbero sentiti male all’improvviso, accusando nausea, vomito e dolori addominali.
La tragedia è avvenuta nella notte tra mercoledì 29 e giovedì 30 ottobre, ma solo oggi emergono i dettagli dell’inchiesta aperta dalla Procura di Arezzo, che ipotizza un avvelenamento accidentale.
Sul caso indagano la Squadra Mobile e i Vigili del Fuoco, che hanno messo sotto sequestro l’abitazione della coppia per consentire i rilievi ambientali.
L’inchiesta e le ipotesi
A disporre gli accertamenti è stata la magistratura aretina, che ha aperto un fascicolo per chiarire le cause del decesso e del grave malore che ha colpito i due coniugi.
Tra le piste al vaglio, quella di una possibile intossicazione da sostanze chimiche o pesticidi, forse legata a una disinfestazione anti-tarlo effettuata nei giorni precedenti all’interno della casa.
I primi rilievi dei Vigili del Fuoco, eseguiti su disposizione della Procura, non avrebbero evidenziato immediati segnali di fughe di gas o sostanze volatili pericolose, ma i campioni prelevati verranno ora sottoposti ad analisi chimico-tossicologiche per verificare la presenza di residui nocivi.
“Al momento – spiegano fonti investigative – nessuna ipotesi è esclusa. Attendiamo i risultati degli esami e dell’autopsia per stabilire l’origine dei sintomi.”
Autopsia e accertamenti medici
Il corpo della donna è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’autopsia, già disposta dalla Procura, verrà eseguita nei prossimi giorni all’Istituto di Medicina Legale di Arezzo e dovrà stabilire se la morte sia stata causata da intossicazione acuta o da complicanze di patologie pregresse.
Il marito, coetaneo della vittima, resta ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Donato, dove i medici monitorano costantemente i parametri vitali.
Secondo quanto ricostruito, sarebbe stato proprio lui – nonostante i sintomi – a chiamare i soccorsi dopo il malore della moglie.
Entrambi, riferiscono i familiari, avrebbero cominciato a sentirsi male nel cuore della notte, accusando nausea, vomito e capogiri, sintomi compatibili con una possibile intossicazione da sostanze chimiche.
La denuncia dei familiari
I parenti dei coniugi hanno presentato denuncia-querela in questura chiedendo di accertare con urgenza le cause della tragedia. “Vogliamo sapere la verità – avrebbero detto ai carabinieri – per capire se quanto accaduto poteva essere evitato”.
Anche l’ospedale ha inoltrato una segnalazione alla Procura, come previsto dalle procedure in caso di morte sospetta.
Secondo le prime informazioni, la donna soffriva di alcune patologie croniche, ma la dinamica dei fatti – con entrambi i coniugi colpiti dagli stessi sintomi in contemporanea – spinge gli inquirenti a concentrarsi sull’ipotesi ambientale o alimentare.
Casa sotto sequestro e analisi in corso
L’abitazione di Alberoro è stata posta sotto sequestro preventivo. I tecnici dell’Arpat e i Vigili del Fuoco hanno eseguito diversi rilievi, prelevando campioni di aria, polveri e sostanze presenti nei locali.
La zona è stata anche disinfestata, come misura precauzionale, in attesa dei riscontri.
Gli esiti delle analisi potrebbero arrivare nei prossimi giorni e saranno cruciali per determinare l’origine del presunto avvelenamento.
Una comunità sotto choc
La notizia ha sconvolto la piccola comunità di Monte San Savino, dove la coppia era conosciuta e benvoluta. “Erano persone tranquille, riservate, sempre gentili con tutti”, raccontano i vicini.
Il sindaco ha espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia.

