L'elicottero dei due imprenditori aretini è finito fuori dai radarL'elicottero dei due imprenditori aretini è finito fuori dai radar

L’elicottero Agusta Westland 109 scompare dai radar

Sono ore di grande apprensione per la scomparsa di un elicottero privato Agusta Westland 109, precipitato o disperso tra Marche e Toscana nel pomeriggio di oggi.
A bordo si trovavano due imprenditori toscani molto conosciuti: Mario Paglicci, orafo aretino, e Fulvio Casini, originario di Sinalunga (Siena).

Il velivolo, partito da Venezia e diretto all’aviosuperficie di Castiglion Fiorentino, non è mai arrivato a destinazione.
Le ricerche sono partite intorno alle 17:00, dopo che il segnale radar è scomparso dai monitor mentre l’elicottero sorvolava una zona impervia tra Arezzo, Borgo Pace e il lago di Montedoglio.


L’ipotesi dell’avaria e la richiesta di aiuto satellitare

Poco prima di perdere i contatti, i piloti avrebbero segnalato un’irregolarità di volo, forse un’avaria.
Subito dopo, il silenzio radio.

L’allarme è stato lanciato dal sistema satellitare internazionale Cospas-Sarsat, attivando la ASL Toscana Sud Est, il Disaster Manager e le unità di maxi emergenza per coordinare le operazioni di ricerca.


Ricerche in corso tra Arezzo e Borgo Pace

Le ricerche, rese difficili dal maltempo e dalla scarsa visibilità, si concentrano in un triangolo di 35 chilometri per lato al confine tra Toscana, Marche e Umbria.

Sul posto stanno operando:

  • Aeronautica Militare
  • Esercito Italiano
  • Vigili del Fuoco di Arezzo, Pesaro Urbino, Macerata Feltria e Ancona
  • Carabinieri e Soccorso Alpino
  • Croce Rossa e 118

Un elicottero Drago del Corpo nazionale e un velivolo militare dell’Aeronautica stanno tentando di sorvolare l’area, ma il meteo ostacola le operazioni.


Una zona impervia e condizioni meteo avverse

Le autorità definiscono la zona delle ricerche “molto impervia”, con visibilità ridotta e pioggia battente.
L’ipotesi principale resta quella di un guasto tecnico che avrebbe portato il mezzo a precipitare.

Le ricerche proseguono anche in tarda serata, con l’intera comunità aretina col fiato sospeso.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *