Macabra scoperta in una casa di Campi BisenzioMacabra scoperta in una casa di Campi Bisenzio

La scoperta choc a Sant’Angelo a Lecore: trovato morto un 32enne, indaga la Procura di Firenze

Una scoperta macabra e inquietante ha squarciato la quiete della frazione di Sant’Angelo a Lecore, nel comune di Campi Bisenzio, alle porte di Firenze. All’interno delle pertinenze di un’abitazione di via Ippolito Nievo è stato rinvenuto il cadavere di un uomo di 32 anni, nascosto in un baule e in avanzato stato di decomposizione. Una vicenda che apre scenari drammatici e interrogativi pesantissimi, non solo sulle cause della morte, ma soprattutto sulle condizioni di vita e sulle responsabilità di chi viveva nella stessa casa.

Il corpo sarebbe rimasto occultato per circa due anni, forse dal 2023, ma al momento si tratta di un’ipotesi che dovrà essere confermata dagli accertamenti medico-legali disposti dalla Procura.


L’odore sospetto e il secondo sopralluogo decisivo

A far scattare l’allarme sono stati i vicini di casa, insospettiti da un persistente e insopportabile cattivo odore proveniente dall’abitazione. Una prima segnalazione aveva già portato, nel pomeriggio di venerdì 12 dicembre, all’intervento della polizia municipale, chiamata per verificare le condizioni dell’anziana madre dell’uomo. In quell’occasione, però, non era emerso nulla di anomalo.

Solo durante un secondo sopralluogo, effettuato nella mattina di sabato 13 dicembre, gli agenti hanno fatto la scoperta: in una stanza sigillata, all’interno di un baule, giaceva il corpo senza vita del 32enne.


Una famiglia chiusa nel silenzio, madre in grave stato di denutrizione

La vittima era il più giovane di tre fratelli, tutti residenti nella stessa abitazione insieme alla madre. La donna, trovata in gravissime condizioni di salute e in stato di denutrizione, è stata immediatamente trasferita d’urgenza all’ospedale di Careggi, a Firenze.

Gli altri due figli, un uomo e una donna tra i 30 e i 40 anni, sono stati accompagnati negli uffici della polizia locale di Campi Bisenzio e ascoltati dagli inquirenti sotto il coordinamento del pubblico ministero Lorenzo Boscagli, intervenuto personalmente sul posto.


Nessun segno di violenza, ma troppi interrogativi

Dai primi accertamenti sul cadavere non emergerebbero segni evidenti di violenza, ma la causa del decesso resta tutta da chiarire. Sarà l’autopsia, che verrà effettuata presso l’Istituto di medicina legale di Careggi, a fornire risposte decisive su quando e come sia morto il 32enne.

Resta soprattutto da chiarire chi abbia deciso di occultare il corpo nel baule, perché nessuno abbia mai denunciato la scomparsa dell’uomo e come sia stato possibile convivere per così tanto tempo con un cadavere all’interno dell’abitazione.


Il sospetto: morto nel 2023 e “nascosto” agli occhi di tutti

Secondo le prime ricostruzioni investigative, la morte del giovane potrebbe risalire al 2023. I vicini avrebbero più volte chiesto notizie del ragazzo, ricevendo come risposta che si trovava in casa e aveva problemi di salute. Un silenzio che oggi pesa come un macigno.

La famiglia, inoltre, non risulterebbe seguita dai servizi sociali, elemento che apre ulteriori interrogativi sulla rete di assistenza e sulla tempestività degli interventi in situazioni di fragilità estrema.


Una comunità sotto choc

La frazione di Sant’Angelo a Lecore è sotto shock. Sul posto sono intervenuti anche gli assessori comunali ai Servizi Sociali e alla Sicurezza, mentre la Misericordia ha provveduto al trasferimento della salma. Una vicenda che sembra intrecciare solitudine, degrado e miseria, e che ora attende risposte dalla magistratura.

Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio, individuare eventuali responsabilità penali e ricostruire una storia che, dietro una porta chiusa, nascondeva un dramma lungo due anni.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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