La curva sud ricorda i 4 giovani tifosi del Foggia scomparsi
All’Arechi va in scena un sabato pre natalizio carico di emozioni, dentro e fuori dal campo. Prima del calcio d’inizio lo stadio si stringe in un silenzio surreale per ricordare i tifosi rossoneri tragicamente scomparsi in un terribile incidente stradale e Carlo Ricchetti, scomparso di recente e che ha vestito la maglia di entrambe le squadre. La Curva Sud Siberiano espone uno striscione che va oltre i colori: il calcio si ferma, il rispetto resta.
Poi si gioca. E la Salernitana, in piena emergenza di uomini (assenti Inglese, Liguori, Varone, Coppolaro, Cabianca e Frascatore), conferma ancora una volta il suo marchio di fabbrica: vittoria di misura, sofferta, sporca ma pesantissima.
Capomaggio si traveste da bomber, pugliesi in 10 a fine primo tempo
Raffaele sorprende tutti passando al 4-2-3-1, con Knezovic dal 1’ sulla trequarti. D’Amico sblocca il risultato per gli ospiti. Gelo sugli spalti ma il gol viene annullato per fuorigioco millimetrico. I granata reagiscono e trovano il vantaggio con Capomaggio, subiscono il pari di Castorri, ma reagiscono subito: ancora Capomaggio gol, ancora Arechi in piedi. Doppietta da leader.
L’espulsione di Olivieri a fine primo tempo avrebbe dovuto spianare la strada. Invece la Salernitana spreca troppo nella ripresa, manca il colpo del ko (gol annullato ad Achik per millimetri) e rischia grosso nel recupero: al 94’ Longobardi salva sulla linea, evitando una beffa clamorosa.
Ancora una vittoria sofferta, ora i rinforzi per lottare per la serie B
È l’undicesima vittoria “di corto muso” nel girone d’andata: un cammino quasi da record che porta i granata a 38 punti, a tre lunghezze dalla capolista Benevento, con il Catania impegnato domani.
Così si chiude il 2025 della Salernitana, iniziato male e finito con speranza, dopo l’amara retrocessione nel discusso playout con la Sampdoria. Ora testa al mercato e alla trasferta di Siracusa il 4 gennaio. Servono rinforzi in difesa e a centrocampo. Davanti, Faggiano non molla la pista Lescano.
Le pagelle della Salernitana: Matino in difficoltà, Tascone e Ferraris faticano a ritrovarsi
Donnarumma 6
Inoperoso a lungo, attento quando serve. Non ha colpe sul gol subito. Legge bene un contropiede dei rossoneri in zona Cesarini evitando il peggio. Nel finale osserva con il fiato sospeso il salvataggio di Longobardi.
Longobardi 6,5
Spinge con continuità e soffre qualcosa dietro. Ma il voto è tutto nel salvataggio al 94’, da difensore vero, che vale i tre punti.
Matino 5,5
Perde Castorri sul gol del pari e non è sempre preciso nelle letture. Cresce nella ripresa ma resta una prova con ombre.
Golemic 6,5
Una chiusura a centrocampo dà origine all’1-0. Guida la linea con esperienza, qualche sbavatura ma tanta sostanza.
Villa 6
Spinge meno del solito ma è ordinato. Ammonizione evitabile. Sufficienza piena.
Tascone 5,5
Conferma di non attraversare un momento brillante. Guardingo e preoccupato più della fase di interdizione. Alla squadra mancano i suoi inserimenti. Cresce nel finale di gara conquistando preziosi calci piazzati.
Capomaggio 7,5
Man of the match. Due gol da centrocampista totale, inserimenti perfetti, personalità. Decide la partita e si prende l’Arechi. Cala nella ripresa.
Ferraris 5,5
Vivace in avvio, pericoloso dal limite, generoso fino all’ultimo ma fatica a tornare sui livelli di inizio stagione. Resta ancora all’asciutto.
Knezovic 6
Discreta intensità nel primo tempo, senza però trovare il guizzo giusto. Da una sua iniziativa nasce l’espulsione di Olivieri. Esce dopo aver dato ciò che poteva.
Achik 7
È ovunque. Serve l’assist del 2-1, segna un gol annullato per millimetri, sfiora il palo. A volte impreciso, ma sempre nel vivo.
Ferrari 6
Lotta, si sacrifica, crea spazi. Non segna ma il lavoro per la squadra è prezioso. Esce per un leggero infortunio.
De Boer 5
Prova a dare ordine ma gestisce male alcuni palloni nel momento più delicato. Da giocatore con le sue qualità ci si aspetta molto altro. Girone di andata deludente.
Ubani 6
Entra nel finale concitato, si fa trovare pronto nella mischia del 94’.
Allenatore: Raffaele 6,5
Vince ancora, ma senza sfruttare la superiorità numerica. La squadra spreca troppo e soffre fino all’ultimo. Però i numeri sono dalla sua parte.












