Davide DonadeiDavide Donadei

Il nome di Donadei finisce nel caso Falsissimo

Il nome di Davide Donadei, ex tronista di Uomini e Donne ed ex concorrente del Grande Fratello, è stato tirato in ballo nel vortice mediatico che ha seguito le dichiarazioni di Fabrizio Corona a Falsissimo con le accuse rivolte ad Alfonso Signorini.

Nel corso della puntata, tra riferimenti e allusioni, si è parlato anche di presunti regali e rapporti ambigui che Donadei ha rispedito al mittente. Tuttavia, il semplice accostamento del suo nome alla vicenda è bastato a scatenare una bufera sui social, costringendolo a intervenire pubblicamente.


La telefonata con Corona e la smentita

Donadei ha smentito con fermezza qualsiasi ricostruzione allusiva in una telefonata diretta con Fabrizio Corona. Ma non si è fermato lì.

Nelle ultime ore il ristoratore e influencer salentino ha deciso di ribadire la sua posizione con un video condiviso su Instagram. Senza intermediari, Donadei ha raccontato la sua versione.


“Nessun abuso, nessun regalo, nessun incontro segreto”

Nel suo intervento, Donadei è netto e categorico. Le sue parole non lasciano spazio a interpretazioni:

“Non ho mai subito nessun tipo di abuso, nessun ricatto, nessuna violenza e non ho mai ricevuto nessun tipo di regalo”.

L’ex gieffino chiarisce anche la natura dei rapporti con Alfonso Signorini, precisando che non ci sono mai stati incontri segreti. Gli unici contatti sarebbero avvenuti a Cinecittà, sempre in contesti professionali e alla presenza di altre persone, tra autori e assistenti.

Un passaggio importante, volto a smontare qualsiasi suggestione insinuata o amplificata dal racconto mediatico.


Le registrazioni delle chiamate: “Sono pronto a dimostrare tutto”

Uno degli elementi più rilevanti del messaggio di Donadei riguarda le registrazioni delle telefonate con Fabrizio Corona. L’influencer spiega di aver conservato le prove di più conversazioni:

“Le chiamate non sono state una, né due, né tre. Le registrazioni le ho anche io”.

Un’affermazione che suona come una tutela preventiva, ma anche come una dichiarazione di disponibilità totale a riferire quanto sa nelle sedi opportune, qualora fosse necessario.


La critica finale: “Chiedere scusa a volte non basta”

Nella parte conclusiva del suo intervento, Donadei lancia una frecciatina diretta a Corona, facendo riferimento alle scuse pubbliche arrivate nell’ultima puntata di Falsissimo dopo la diffusione di informazioni rivelatesi inesatte su Pierpaolo Pretelli e Antonio Medugno.

Il messaggio è chiaro: raccontare storie così delicate richiede prudenza, equilibrio e rispetto. Perché, come sottolinea Donadei, dietro i nomi ci sono persone reali, che possono stare male e subire conseguenze pesanti, anche quando poi arriva una rettifica.


“Sono sereno, ma servono responsabilità”

Davide Donadei si dice sereno, consapevole di poter dimostrare ogni sua affermazione. Ma il suo intervento va oltre la difesa personale: è un appello implicito a un modo diverso di raccontare certe vicende, soprattutto quando coinvolgono reputazioni, sensibilità e temi estremamente delicati.

Un messaggio che chiude il suo intervento, ma che lascia aperta una riflessione più ampia sul confine tra informazione, spettacolarizzazione e responsabilità mediatica.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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