Flavio DimartinoFlavio Dimartino

Lo schianto all’alba: la strada si trasforma in una trappola mortale

Un impatto devastante, avvenuto nel cuore della notte, ha spezzato la vita di Flavio Dimartino, 19 anni, a Ragusa. Erano circa le 4:15 del mattino del 27 dicembre quando la sua Lancia Y si è scontrata frontalmente con un’Alfa Romeo Mito lungo la strada provinciale 60, in contrada Cisternazzi, a pochi chilometri dall’ospedale Giovanni Paolo II. Un urto violentissimo che non gli ha lasciato scampo.

I soccorsi sono arrivati rapidamente, ma per il giovane non c’era già più nulla da fare. I vigili del fuoco hanno estratto il corpo dalle lamiere, mentre il personale sanitario ha potuto soltanto constatare il decesso. Il conducente dell’altra vettura, un 22enne, è stato trasportato in ospedale in gravi condizioni, ma non sarebbe in pericolo di vita.


Chi era Flavio Dimartino: un futuro spezzato troppo presto

Flavio Dimartino era molto più di un nome in una cronaca nera. Aveva 19 anni, era diplomato al liceo scientifico “Enrico Fermi” di Ragusa e aveva da poco superato il test di ammissione alla facoltà di Medicina, coronando un sogno coltivato con determinazione.

Chi lo conosceva lo descrive come un ragazzo brillante, educato, animato da una grande voglia di costruire il proprio futuro. La sua improvvisa scomparsa ha gettato nello sconforto un’intera comunità, incredula di fronte a una perdita così assurda e improvvisa.


L’impatto fatale e le indagini in corso

Secondo una prima ricostruzione, ancora al vaglio della Polizia Stradale, le due auto si sarebbero scontrate frontalmente per cause in fase di accertamento. Non è escluso che uno dei due veicoli possa aver invaso la corsia opposta, ma sarà l’analisi dei rilievi a chiarire l’esatta dinamica.

Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco per la messa in sicurezza della carreggiata e i carabinieri per regolare il traffico e supportare le operazioni. La strada è rimasta chiusa per diverse ore.


Il dolore di una comunità sotto shock

La notizia della morte di Flavio Dimartino si è diffusa rapidamente a Ragusa, lasciando attoniti amici, compagni di scuola e conoscenti. La madre, impiegata nel servizio comunale delle strisce blu, e il padre, che si trovava all’estero per lavoro e sta rientrando in queste ore, sono stati travolti da un dolore indescrivibile.

In tanti, sui social, hanno ricordato il giovane con messaggi di affetto e incredulità. Un ragazzo pieno di sogni, strappato alla vita mentre stava costruendo il proprio futuro.


Una tragedia che riaccende l’allarme sicurezza sulle strade

L’ennesima vittima giovane sulle strade siciliane riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale, soprattutto lungo arterie come la provinciale 60, già teatro in passato di gravi incidenti. Un tratto che, nelle ore notturne, diventa spesso teatro di velocità eccessive e manovre azzardate.

La morte di Flavio Dimartino lascia un vuoto profondo e una domanda che ritorna, implacabile: quante altre vite dovranno spezzarsi prima che la sicurezza stradale diventi una priorità assoluta?

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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