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Fuga verso la Libertà a Santa Maria delle Anime del Purgatorio con la mostra di Concetta Modica

Nel giorno della fondazione di Neapolis il solstizio d’inverno, in cui i Cumani, scelsero l’inizio di una stagione per iniziare, simbolicamente, anche la loro nuova città alla vita, nel preludio alla notte che segna la rivincita della luce sul buio, è stata inaugurata in un luogo gravido di mistero, quale è l’ipogeo del complesso museale di Santa Maria del Purgatorio, l’installazione di Concetta Modica “Il viaggio di un sepalo per diventare stella – ritratto di una notte, La notte di Santa Patrizia”.

Emozioni a Santa Maria del Purgatorio per il Il viaggio di un sepalo per diventare stella

L’essenza della creazione dell’opera e della stessa installazione è il viaggio. Il viaggio nasce dalla trasgressione, è la trasgressione. E come ogni violazione comporta sofferenza, tensione radicale, disagio e timori, ma anche conquista di conoscenza. Si è osservato che travel, viaggio, e travail, il travaglio del parto, hanno in inglese la stessa radice. Il viaggio resta una scelta di libertà. Una sfida che Concetta Modica , ha lanciato a se stessa, in cui è stata contaminata dalle esperienze altrui, nella lingua, negli abiti e nelle architetture, nei mangiari, nelle usanze, nei saperi, nelle tradizioni.

Non a caso l’opera di Concetta Modica è il primo dei sei lavori ad essere svelato dalle artiste della residenza itinerante Grand Tour en Italie, ideata da Michela Eremita e Susanna Ravelli, che si è tenuta a Napoli tra il 2022 e 2023 con la presenza anche di Maura Banfo, Simona Da Pozzo, Stefania Mazzola, Tiziana ed Isabella Pers. Un’opera che è manifesto della collaborazione, si ascende non da soli, ma con un aiuto mutualistico di anime e di aspirazioni, una dimensione condivisa, confermata anche nella pratica artistica e nel contributo di persone e organizzazioni locali: Maria Corbi, Nicola Ciancio e Marco Izzolino.

Nel giorno del Solstizio d’Inverno, che sin dall’antichità coincide con una fase di ripartenza, ideale per visualizzare i propri desideri e obiettivi, per far sì che possano realizzarsi nei mesi a venire, come i semi affinché germoglino con i primi tepori di primavera, il pubblico dell’arte si è ritrovato in un luogo di terra, di passaggio ad elevarsi nel cielo di Concetta Modica, si è incontrato in un luogo di scambio: tra il Purgatorio e la terra vi può essere uno scambio di aiuti potenti ed un affetto che lega chi milita e chi si purga. Chi vive solleva e libera l’anima dalle sue pene e, suffragando, si santifica. L’opera di Concetta Modica, un drappo in neoprene, corde, filo oro, fusioni in bronzo, pietre, ha in sé l’idea di viaggio come esperienza di conoscenza, ma anche di migrazione.

Un sepalo, il caratteristico calice verde a forma di stella che sostiene il frutto del pomodoro, sogna di diventare stella e attraverso una fuga ci riesce, unendosi a tutti gli astri nel cielo. Una metafora della possibilità di uscire dal proprio orto e dal proprio destino, ma anche un viaggio come momento di introspezione, di ricerca delle proprie aspirazioni, di conquista del proprio posto nel mondo.

“Questo viaggio partenopeo di un sepalo di pomodoro per diventare stella di Concetta Modica è dedicato a Santa Patrizia. – ha spiegato Susanna Ravelli – Un cielo costellato di sepali di pomodoro lucenti che rappresentano le aspirazioni, i desideri, un universale tensione di speranza proiettati in un firmamento che è anche un omaggio all’anima e alla potenza femminile della città. La Napoli sotterranea e la città tutta affascinò Niccolò Copernico divenendo materia della sua rivoluzione scientifica”.

Susanna Ravelli ‘I pomodori lucenti rappresentano le aspirazioni’

Marco Iuzzolino ha puntato sul pomodoro, un ortaggio che ha attraversato l’Oceano, che si è trasformato in stella assoluta in tavola, che ha raggiunto il firmamento su quei dischi volanti che sono la pizza e il piatto di spaghetti. Un viaggio nel mare nostrum è il cielo di Santa Patrizia donna coraggiosa e generosa, un disegnare, quello di Concetta Modica, una cartografia che sovverte le certezze, invece di fissare coordinate precise, niente è più fluido ed evocativo di un paesaggio composto da tradizioni, lingue mescolate, perché dai sensi trapelano storie, con la loro densità affettiva e la loro costitutiva eccedenza rispetto al tempo e ai luoghi.

E niente di più vibrante di un corpo d’acqua, il cielo ha il rattoppo di una vela, sulle cui rotte avviene la diaspora di ritmi e tonalità: “Un’infinità di tracce accolte senza beneficio di inventario”, direbbe Gramsci, lain Chambers, invece sa quanto sia destabilizzante inseguire le scie di un archivio liquido e meticcio e quanto il pensiero di terraferma abbia da guadagnare da un simile spaesamento.

“Nell’installazione di Concetta Modica ci sono la terra e il cielo, c’è un semplice e corruttibile sepalo di pomodoro che diventa stella: ci sono quindi tutti gli elementi che fanno parte dell’universo delle anime pezzentelle, che sperano nella loro umanità di ascendere dalla terra al cielo grazie alle preghiere, alla intermediazione, alle cure dei vivi” – ha affermato Francesca Amirante.

Guardano in alto, sempre in alto, le anime del Purgatorio ma nel magnifico ipogeo della chiesa del Purgatorio ad Arco non vedono il cielo, neanche nella pala d’altare con la Madonna delle Anime Purganti di Massimo Stanzione, di chiaro stampo caravaggesco, che sta nella Chiesa superiore e, allora, l’opera di Concetta Modica diventa un altro atto di cura per le anime ospiti: un piccolo pezzo di universo si insinua nelle profondità della terra e porta a tutti coloro che riposano uno scorcio di cielo, puntellato di stelle. Il sepalo è diventato luce, appagando quel desiderio di Cielo e di Dio stesso, che è la pena più pesante inflitta alle anime purganti”.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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