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Aggrediscono coppia con il machete e uccidono il cane a Celesia: fermato l’ex della figlia

L'abitazione di Celesia dove sono state aggredite le vittime

Potrebbero essere rimasti vittima di un’agguato, un’azione premeditata e non di una rapina i due coniugi ricoverati in gravi condizioni al San Martino di Genova per gravi ferite al capo e agli arti superiori. Per l’aggressione è stato fermato il 25enne ex fidanzato della figlia della coppia.

Angelo Imporzani e Karin Dupres sono ricoverati in gravi condizioni dopo l’aggressione nella loro abitazione di Celesia

Angelo Imporzani, 65 anni, e Karin Dupres, 62 anni, sono stati trovati massacrati a colpi di roncola la notte scorsa nella mansarda della loro abitazione di Celesia a San Colombano Certenoli (Genova). I carabinieri della compagnia di Chiavari hanno trovato anche l’auto usata nella fuga dagli aggressori a poca distanza dall’abitazione. 

L’episodio si è verificato intorno alle 22:30 di lunedì 10 giugno. A far scattare l’allarme una vicina che ha sentito le urla di Karin Dupres ed ha immediatamente contattato i carabinieri mentre due persone fuggivano a bordo della Fiat 500 di proprietà dei coniugi aggrediti. La vettura è stata successivamente ritrovata dagli uomini dell’Arma in un bosco.

Il cane della coppia ucciso durante la mattanza, l’allarme della vicina, la fuga con l’auto delle vittime

All’interno il machete con il quale Angelo Imporzani e Karin Dupres sono stati raggiunti più volte al capo ed agli arti inferiori e con il quale è stato colpito a morte il cane della coppia. Al momento dell’aggressione non era in casa la figlia, Giulia, che si trovava fuori zona con il partner. Lei e il fratello, Daniel, sono stati ascoltati dagli inquirenti. Dall’abitazione non è stato portato via nulla.

La svolta con il fermo dell’ex fidanzato della figlia della coppia che più volte aveva minacciato la donna e i congiunti. L’uomo, che subito dopo l’aggressione si era reso irreperibile, è stato rintracciato in un rifugio di Santo Stefano d’Aveto.

L’ex della figlia dei coniugi rintracciato in un rifugio, minacciava la ragazza e la madre

La struttura è stata circondata e i carabinieri sono entrati bloccando l’uomo. Interrogato in procura, è stato successivamente accompagnato in carcere a Marassi. Secondo le prime informazioni l’uomo, che non si rassegnava alla fine della relazione, aveva scritto alla ragazza alcuni messaggi minacciando la madre e il cane.  Sul posto anche i mezzi del 118, le Croci Verde di Carasco e Cogorno, che hanno soccorso i coniugi di Celesia con i vigili del fuoco.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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