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Alessia Pifferi, la chat su Diana: sequestro e perquisizioni in casa di un uomo, nuovi risvolti sulla vita della donna

Due pc ed un telefonino sono stati sequestrati ad un uomo che frequentava Alessia Pifferi quando la piccola Diana era ancora viva. Nell’ambito delle indagini per la morte della bimba di un anno e mezzo, lasciata sola per 6 giorni, sono state cerchiate in rosso alcune chat (su Tinder) con un 56enne della provincia di Bergamo.

Indagini su un 56enne che in chat chiedeva se poteva baciare la bimba

Come emerge dai rilievi effettuati sul suo telefonino la 37enne, accusata di omicidio volontario, avrebbe frequentato diversi uomini (in alcuni casi anche in cambio di danaro) e tra questi una persona che durante una conversazione erotica le avrebbe chiesto se poteva baciare anche la bimba con Alessia Pifferi che avrebbe risposto “Lo farai”. In merito a tale scambio di messaggi gli inquirenti voglio vederci chiaro.

Sia la mamma della piccola Diana che il 56enne sono indagati per atti a sfondo sessuale con minorenni. Gli agenti della squadra mobile di Milano hanno già perquisito la casa dell’uomo.

Il legale di Alessia Pifferi a Mattino 5: ‘Si prostituiva? Noi di questo non sappiamo nulla’

Sulla questione è intervenuto Luca D’Auria, avvocato di Alessia Pifferi, nel corso della puntata del 26 ottobre di Mattino 5. “Come facciamo a dire che quello stralcio della chat che avete correttamente indicato voglia dire qualcosa. Non sappiamo chi è quest’uomo. Tutto è possibile ma è quell’ombra degli abusi la realtà processuale. In ogni caso l’indagine è segreta e qui zampilla fuori qualcosa totalmente avulso dall’inchiesta.

Alessia Pifferi si prostituiva? Noi di questo non sappiamo nulla” – ha aggiunto l’avvocato che ha invitato la sua assistita a contattarla per far chiarezza su questa vicenda. “Non ci ha mai detto nulla di tutto questo. Resta un’ombra ed è onore della Procura togliere quell’ombra”.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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