Il pubblico ministero del processo ad Alessia Pifferi, Francesco De Tommasi, ha chiesto di “chiudere oggi il processo” rigettando le richiesta della difesa di controinterrogare il perito psichiatrico Elvezio Pirfo perché in caso contrario “vi dimostrerò nero su bianco la prova che l’imputata ha reso nei colloqui in carcere che ha tenuto delle dichiarazioni che sono state precostituite e imbeccate da altri”.
Il pm De Tommasi sul presunto abuso subito da minorenne da Alessia Pifferi: ‘Posso fornirvi la prova che è falso’
“Posso fornirvi la prova, nero su bianco, che il presunto abuso sessuale subito da minorenne è assolutamente falso ed è frutto di un suggerimento ben preciso dato all’imputata”. Il pm Francesco De Tommasi ha definito assolutamente ”pretestuosa” la richiesta della difesa di Alessia Pifferi , accusata di aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, di chiedere un rinvio per il controesame dello psichiatra che ha firmato la relazione chiesta dai giudici della Corte d’assise di Milano.
Nel duro intervento il pm sembra allargare il numero di possibili psicologhe che potrebbero aver interagito in carcere con l’imputata. La corte è ora in camera di consiglio per decidere se acconsentire alla richiesta della difesa.
Il perito Elvezio Pirfo: ‘Non c’è disturbo di personalità ma incapacità ad esprimere emozioni’
Il perito e psichiatra forense, Elvezio Pirfo, ha riferito in aula che è “sostenibile affermare che Pifferi è capace di intendere e volere e partecipare al processo. Ritengo che l’intervento psicologico non sia stato appropriato dal punto di vista clinico” – ha sottolineato Pirfo.
“La valutazione medico forense dimostra che non c’è disturbo di personalità, ma un disturbo di inadeguatezza, incapacità di esprimere emozioni e infine è presente un funzionamento mentale adeguato che delinea mancanza di disabilità intellettiva”
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
