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Altavilla Milicia, il fratello di Antonella Salamone non si dà pace: ‘Le dicevano che era colpevole’

Non si dà pace il fratello di Antonella Salamone, uccisa dal marito, Giovanni Barreca, insieme ai due figli, nella strage di Altavilla Milicia.

Calogero Salamone: ‘Giovanni ha conosciuto questa coppia e da lì è partito tutto’

“L’ultima volta l’ho sentita tre settimane fa perché mia moglie mi aveva parlato di questa coppia” – ha spiegato a Ore 14, in onda su Rai 2, Calogero Salamone, facendo riferimento alla coppia, Sabrina FinaMassimo Carandente, arrestati con l’accusa di aver avuto un ruolo nella mattanza. “Si sono infilati perché Giovanni li ha conosciuti e lei è stata costretta a seguirlo. Queste persone sono state contattate da mio cognato sui social” – ha aggiunto il fratello di Antonella Salamone.

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“Da lì è partito tutto. Mia sorella ci raccontava delle sue paure e ci diceva che queste persone le dicevano che era colpevole. Hanno messo in testa a mio cognato che non trovava lavoro e gli si rompevano le macchine perché mia sorella aveva il demonio dentro. La mente di queste persone è malvagia, non malata. Non soffrono di niente”. Calogero Salamone ha riferito che la sorella in passato l’aveva invitato a trasferirsi ad Altavilla Milicia quando aveva problemi di lavoro.

‘Hanno messo in testa a mio cognato che non trovava lavoro perché mia sorella aveva il demonio’

“Diceva sempre che stavano bene. Ci raccontava della sua vita buona ed è per tale motivo che non ci insospettivamo di nulla. Mi diceva vieni giù che abbiamo le galline, l’orto, Giovanni lavora, io lavoro in comune… Invece era tutt’altro. É come se mia sorella mi volesse da loro per essere aiutata. Magari non poteva parlare liberamente. Mi colpevolizzo di non aver capito. In questi giorni stiamo cercando di collegare tutte le cose che c’erano. Ci sono tante cose che ci fanno pensare che Giovanni Barreca già si premeditava da tanto”.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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