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Bolsonaro annuncia tolleranza zero nei confronti dei crimini ambientali facendo riferimento ai roghi che stanno devastando l’Amazzonia. Un intervento che è arrivato dopo giorni di appelli e proteste arrivati da ogni parte del mondo. Nel corso del discorso del presidente Jair Bolsonaro si è scatenata la clamorosa protesta delle pentole in tutto il Brasile.

Amazzonia in fiamme, Bolsonaro annuncia tolleranza zero contro i reati ambientali

Bolsonaro ha anche offerto aiuto ai governi statali dell’Amazzonia legale chiedendo l’ uso delle forze armate per contenere gli incendi e ha affermato che il governo “agirà con fermezza” per controllare gli incendi in Amazzonia. “Siamo un governo a tolleranza zero nei confronti del crimine e nell’area ambientale non sarà diverso. Per questo motivo, offriamo aiuto a tutti gli stati dell’Amazzonia. Per coloro che lo accettano, autorizzerò il funzionamento della Garanzia di legge e ordine, un vero GLO ambientale “. Il presidente ha precisato che l’uso del personale e dell’attrezzatura delle forze armate, degli ausiliari e di altre agenzie “non solo consentirà di combattere le attività illegali, ma anche di fermare l’avanzata delle incendi nella regione”.

Incendio foresta amazzonica, la clamorosa protesta contro Bolsonaro

Parole che non hanno frenato la protesta nei confronti di Bolsonaro, accusato di essere intervenuto tardivamente sulla questione degli incendi in Amazzonia. Da qui la protesta delle pentole (il panelaço) in numerose località brasiliane. Da San Paolo passando per Ipanema, Copacabana, Botafogo, Orange ed ancora Niteroi, Brasilia, Belo Horizonte, Florianópolis, Porto Alegre e Maringa. Numerosi i video della clamorosa protesta condivisi sui social network – da Twitter a Facebook – in queste ore.

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