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Bagheria, 17enne confessa tra le lacrime l’omicidio della madre, il sindaco: ‘Dobbiamo stare vicini alla ragazza’

Un rapporto conflittuale che durava da tempo che si è chiuso in tragedia nella notte (intorno alle 3) tra domenica 1° e lunedì 2 gennaio a Bagheria, in provincia di Palermo. Teresa Spanò, 55 anni, è stata uccisa dalla figlia 17enne al culmine di una violenta lite nell’appartamento in corso Butera.

Teresa Spanò uccisa al culmine di una lite, le contraddizioni della figlia e la confessione senza pentimento

A lanciare l’allarme era stata la minore che aveva chiamato la Polizia intorno alle 8 riferendo di aver ucciso la madre, maestra elementare a Casteldaccia, prima di cambiare versione asserendo che si era tolta la vita con dei medicinali. Dai primi riscontri era subito emerso che era accaduto qualcosa di diverso con le dichiarazioni della giovane che hanno destato subito perplessità tra gli inquirenti. Durante l’interrogatorio, davanti alla procuratrice dei minori Claudia Caramanna, si sarebbe contradetta più volte fino alla piena confessione tra le lacrime ma senza alcun segno di pentimento. Una morte che sarebbe avvenuta per strangolamento.

Sconcerto e incredulità a Bagheria per l’accaduto. L’insegnante 55enne era molto conosciuta ed apprezzata: “Fino a qualche giorno fa parlavamo del più e del meno. La maestra Teresa era una bravissima persona, la conoscevo da quando sono nato, siamo della stessa zona. Non l’ho mai vista litigare con la figlia” – ha riferito il titolare di un panificio della zona. La ragazza era una studentessa modello del Liceo classico.

Il sindaco di Bagheria: ‘Un gesto simile manifesta tanto disagio, non bisogna esprimere giudizi sommari’

“Esprimo il cordoglio di tutta la comunità. C’è una donna morta, ma c’è anche un ragazza di 17 anni che se arriva a compiere un gesto simile manifesta solo tantissimo disagio. Adesso dobbiamo dare l’ultimo saluto ad un’insegnante conosciuta e apprezzata in paese anche per le sue attività sociali e in parrocchia, ma dobbiamo stare vicino alla ragazza. Senza esprimere giudizi sommari o puntare il dito contro” ha dichiarato Filippo Tripoli, sindaco di Bagheria.

“La scuola è sotto choc per quanto successo. La collega era una persona valida, e disponibilissima. Era la mia collaboratrice della presidenza. Era una persona molto discreta. Noi sapevamo che viveva per questa figlia. Non avevamo notizie di liti e di rapporti conflittuali” – ha affermato Giuseppe Carlino dirigente della scuola elementare di Casteldaccia.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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