Non ce l'ha fatta il bambino di 9 anni colpito da arresto cardiaco mentre era in spiaggia ad AlbengaNon ce l'ha fatta il bambino di 9 anni colpito da arresto cardiaco mentre era in spiaggia ad Albenga

Malore in spiaggia: non ce l’ha fatta il piccolo ricoverato al Gaslini

Non ce l’ha fatta il bambino di 9 anni colpito da un arresto cardiaco mentre si trovava in vacanza con la famiglia ad Albenga, in provincia di Savona. Il piccolo si è sentito male in spiaggia nel pomeriggio di lunedì, davanti a numerosi bagnanti che hanno assistito impotenti alla scena.

I primi soccorsi sono stati prestati da un’automedica della Croce Bianca di Alassio, intervenuta in sostituzione del mezzo di Albenga già impegnato in un altro intervento. Dopo le prime manovre di emergenza, il bambino è stato trasferito prima all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure e poi all’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, dove è stato ricoverato in terapia intensiva.


Le condizioni cliniche del bambino sono apparse critiche fin dal primo momento, come confermato dallo stesso Istituto Gaslini:

“Nonostante il massimo impegno profuso da parte di tutto il personale sanitario coinvolto, le condizioni cliniche del piccolo paziente si sono da subito presentate gravemente compromesse”.

Il decesso è stato confermato dopo il completamento delle procedure cliniche previste. In segno di profonda umanità, i genitori hanno scelto di donare gli organi del figlio, offrendo ad altri bambini una possibilità di vita.


Il messaggio di cordoglio dell’ospedale e della Regione

La direzione dell’ospedale e il personale sanitario hanno espresso il loro più sentito cordoglio alla famiglia. In una nota ufficiale, hanno voluto ringraziare pubblicamente i genitori per il gesto di estrema generosità:

“In un momento di immenso dolore, hanno compiuto un gesto di straordinaria umanità e solidarietà. Un atto che contribuirà a salvare altre vite”.

Anche l’assessore alla sanità della Regione Liguria, Massimo Nicolò, ha voluto esprimere la vicinanza dell’intera giunta regionale alla famiglia colpita da un lutto così improvviso e drammatico.


Nessun ritardo nei soccorsi, chiarisce l’Asl

L’Azienda Sanitaria Locale ha smentito con decisione qualsiasi ritardo nei soccorsi: l’automedica è arrivata in 4 minuti, rientrando nei tempi previsti dai protocolli di emergenza. Tutto il personale coinvolto ha operato con “massima professionalità e tempestività”, ma purtroppo le condizioni del bambino non hanno lasciato spazio alla speranza.


Un piccolo eroe che salva altre vite

In mezzo a un dolore indescrivibile, la decisione della famiglia di donare gli organi del bambino rappresenta un segno di luce. Un atto che, nel silenzio della tragedia, restituisce speranza a chi lotta per la vita.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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