Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007, torna al centro delle cronache con sviluppi su due fronti giudiziari.
La Procura di Pavia riesamina l’alibi di Sempio
Da un lato, la Procura di Pavia sta riesaminando l’alibi di Andrea Sempio, analizzando sei contatti telefonici con due amici nelle ore in cui Chiara venne uccisa. Le telefonate e gli SMS tra le 9.58 e le 12.18 del 13 agosto 2007 metterebbero in discussione la sua versione: secondo i tabulati, Sempio sarebbe rimasto a Garlasco, mentre i suoi amici, a loro volta, si sarebbero trovati altrove, nonostante avessero dichiarato il contrario.
Alberto Stasi nei guai per l’intervista a Le Iene
Nel frattempo, la Procura Generale di Milano, guidata da Francesca Nanni, ha impugnato la concessione della semilibertà ad Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione. Il ricorso ruota attorno all’intervista rilasciata da Stasi a Le Iene il 22 marzo 2025, andata in onda il 30 marzo, durante un permesso per motivi familiari. Secondo l’accusa, non avrebbe ottenuto l’autorizzazione necessaria, violando così le prescrizioni imposte.
Il Tribunale di Sorveglianza e gli operatori del carcere di Bollate, però, hanno sostenuto che il percorso rieducativo di Stasi resta positivo, sottolineando l’assenza di infrazioni gravi.
Nuova perizia genetica
Nel frattempo, si lavora anche sul piano tecnico: una nuova perizia genetica è stata disposta dalla gip Daniela Garlaschelli, con l’obiettivo di colmare le lacune della prima inchiesta, che non acquisì neppure i filmati delle videocamere di sorveglianza della zona. Dopo 18 anni, l’obiettivo non è solo chiarire i fatti, ma rimediare a errori investigativi del passato.