Secondo sopralluogo dei Ris: emergono nuovi elementi decisivi
C’è una nuova, importante svolta nelle indagini sulla morte di Silvana Damato, la 69enne ex tabaccaia ritrovata senza vita l’8 agosto nella vasca da bagno della sua abitazione in via Bisnati 7 a Bruzzano, periferia nord di Milano. I Ris sono tornati nell’appartamento per un nuovo sopralluogo, dopo quello del 26 agosto che non aveva fatto registrare indizi significativi.
Questa volta, però, qualcosa è cambiato: nuovi reperti e nuove tracce stanno ridisegnando la scena del crimine, alimentando sempre più la pista dell’omicidio.
Autopsia ancora non depositata, ma “Dentro la notizia” anticipa: morte per annegamento
L’inviato della trasmissione “Dentro la notizia”, in onda su Canale 5, ha rivelato un dettaglio attesissimo: l’autopsia – che non è stata ancora depositata ufficialmente – indicherebbe una morte per annegamento.
Un elemento che, insieme alle evidenti tumefazioni sul volto della vittima e al taglio alla gola, porterebbe gli investigatori a ritenere che Silvana sia stata aggredita e immobilizzata, poi lasciata morire in acqua.
Secondo questa ricostruzione, l’assassino sarebbe riuscito ad allontanarsi portando con sé l’arma del delitto e le chiavi di casa: la porta, infatti, era stata trovata chiusa dall’esterno. Nessuna traccia significativa lasciata dietro di sé. Un’azione che lascia pensare a un aggressore esperto o, quantomeno, meticoloso.
Il cagnolino di ceramica nella vasca e le tracce di sangue sulle riviste
Un elemento inquietante è stato trovato durante il sopralluogo: nella vasca da bagno, accanto al corpo, c’era un cagnolino marrone di ceramica del peso di circa 10 chili. Gli inquirenti stanno valutando se possa essere stato utilizzato come arma o come strumento di contenzione.
Sul letto della vittima, invece, sono state rinvenute tre riviste sulle quali la donna annotava le sue canzoni preferite: proprio lì sono emerse tracce di sangue, considerate dagli investigatori potenzialmente decisive. Quelle macchie potrebbero infatti risalire ai momenti immediatamente precedenti all’omicidio e rivelare dinamiche finora non ricostruite.
Le piste al vaglio degli inquirenti
I carabinieri stanno portando avanti un lavoro certosino per ricostruire ogni dettaglio della vita di Silvana Damato, una donna semplice, conosciuta nel quartiere per la sua cordialità, le sue amicizie e le serate dedicate al karaoke e agli aperitivi con le amiche. Una pensionata ancora energica, dopo una vita trascorsa lavorando alla stazione Centrale, che aveva acquistato la casa dove viveva da sola e che non presentava alcuna difficoltà economica
. Proprio queste caratteristiche, insieme al contesto domestico ordinato e privo di apparenti anomalie, stanno inducendo gli investigatori a valutare con grande attenzione tutte le sue frequentazioni, convinti che dietro l’apparente normalità possano celarsi i tasselli di un movente di natura economica. Gli ultimi sviluppi, comunque, non escludono del tutto altre ipotesi.
La tragica scoperta 4 mesi fa
A scoprire la tragedia erano stati gli amici con cui Silvana si ritrovava spesso al Parco Nord per giocare a burraco. Non riuscendo a mettersi in contatto con lei, avevano lanciato l’allarme, dando avvio ai soccorsi. L’omicidio, secondo la ricostruzione temporale, sarebbe avvenuto tra le 12 e le 19 dell’8 agosto: un arco di sette ore compreso tra l’ultimo messaggio ricevuto da un’amica e il momento in cui i vigili del fuoco, entrando nell’abitazione, hanno permesso ai carabinieri di individuare il corpo senza vita nella vasca da bagno.

