Rosario interviene a Dentro la notizia
Chi è l’uomo visto dai vicini sul balcone di Silvana Damato, la tabaccaia 69enne trovata senza vita l’8 agosto scorso nella vasca da bagno del suo appartamento a Milano? La risposta è arrivata a sorpresa durante la puntata del 5 settembre di Dentro la notizia su Canale 5.
A parlare è stato Rosario, un uomo che conosceva da decenni la vittima e che ha scelto di raccontare la sua verità davanti alle telecamere. «L’uomo ero io, ma risale all’anno scorso, ad agosto e settembre», ha spiegato all’inviata della trasmissione.
«Con Silvana ci conoscevamo da 35 anni»
Rosario ha chiarito subito il contesto: «Conoscevo Silvana da 35 anni. L’ultima volta l’ho vista l’anno scorso, quando sono andato a trovare mio padre al cimitero di Bruzzano. Lei mi ha invitato a salire sul balcone e in quel momento alcuni vicini mi hanno visto».
Non, quindi, una presenza recente o sospetta, ma un ricordo di oltre un anno fa che, a suo dire, è stato interpretato come collegato al caso.
Rapporti interrotti dopo un incidente
Nella sua intervista, Rosario ha raccontato anche la fine del rapporto con la tabaccaia. «Lei pensava che fossi disponibile a soccorrerla quando si è rotta un braccio, ma io ero nei campi con il mio cane e non potevo. Da quel momento ci siamo allontanati».
Un dettaglio che, secondo lui, spiega perché i contatti con la donna si siano interrotti bruscamente. «Silvana mi riteneva anaffettivo, per questo non ci siamo più visti come prima».
«Ho già parlato con i carabinieri»
Rosario ha precisato a Dentro la notizia di non avere nulla da nascondere. «Non so chi mi sta cercando, ma io ho già parlato con chi di dovere. Voglio capire se c’è qualcuno pronto a puntarmi il dito contro senza motivo».
Ha anche confermato che la donna era molto diffidente: «Non apriva facilmente la porta, era una donna sola e riservata. Non faceva entrare nessuno in casa».
Ipotesi e sospetti senza prove
L’uomo ha ricordato che Silvana si era fratturata un braccio cadendo dalla bicicletta, ma ha ammesso di interrogarsi su chi potesse volerle del male. «Forse qualcuno di famiglia o un malintenzionato che l’ha seguita. So che non aveva rapporti facili con la figlia e con il fratello. Mi aveva raccontato anche di uno screzio con una persona che abitava due piani sotto».
Subito, però, ha messo le mani avanti: «Non voglio gettare sospetti su nessuno, faccio solo ipotesi. Lei era una donna generosa e disponibile con tutti».
«L’8 agosto non ero lì, ho testimoni»
Rosario ha voluto ribadire la sua estraneità al giorno del ritrovamento del corpo. «L’8 agosto avevo accompagnato mia figlia al lavoro, poi mi sono recato in un bar di Piazza De Gasperi. Ci sono due persone che possono testimoniarlo».
Una precisazione che vuole fugare ogni dubbio, dopo che alcuni vicini avevano parlato di un uomo visto di recente a torso nudo sul balcone della 69enne. «Non sono mai stato a petto nudo sul balcone di Silvana, sono tutte falsità», ha detto seccamente.
Telefonate recenti e un’amicizia di lunga data
Nella ricostruzione, Rosario ha spiegato che con la tabaccaia c’erano state telefonate recenti, ma che non sapeva nulla della sua morte. «La conoscevo da 40 anni, ogni tanto ci si incontrava per caso al cimitero o si pranzava insieme. Era un rapporto fatto di momenti sporadici, non di frequentazione assidua».
L’uomo ha mostrato anche alcuni messaggi che si era scambiato con Silvana Damato su WhatsApp. “Non c’è nulla di male, li farei vedere anche a mia moglie”. La sua testimonianza getta nuova luce sulla vita privata della donna, ma lascia ancora molti interrogativi irrisolti sulla sua tragica fine.