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Chi è l’uomo che si è dato fuoco all’esterno del tribunale durante il processo Trump

Dramma durante la quarta udienza del processo a New York contro Donald Trump per il caso della pornostar Stormy Daniels. Proprio mentre veniva completata la giuria, un uomo in jeans e maglietta grigia ha lanciato in aria dei volantini, se è cosparso con un liquido infiammabile e se è dato fuoco all’esterno del tribunale, nell’area di un parco transennata per i fan del tycoon, nonostante le ingenti forze dell’ordine presenti.

Maxwell Azzarello è un fan di Trump, è originario di St Augustine e si presenta come ricercatore investigativo

Si tratta di un sedicente ricercatore investigativo Maxwell Azzarello, originario di St. Augustine, in Florida. Secondo un testimone stava urlando su un possibile colpo di stato prima di darsi fuoco. Alcuni dei volantini riguardavano l’ex presidente George W. Bush, l’ex vicepresidente Al Gore e l’avvocato David Boies, che rappresentavano Gore nel riconteggio delle elezioni del 2000. I passanti hanno gridato alla vista delle fiamme e alcuni hanno tentato di estinguerle ma i reporter della Cnn hanno riferito nei loro collegamenti in diretta di aver visto bruciare l’uomo per oltre tre minuti. L’uomo aveva dei volantini.  Secondo le prime informazioni della polizia gli scritti avevano un contenuto cospirazionista, tipico della frangia estrema dei sostenitori di Donald Trump.

Lo stesso altre testimonianze, rimasti sgomenti di fronte alla scena. Dopo alcuni minuti comunque decine di poliziotti sono accorsi e hanno spento le fiamme. L’uomo, che sembrava vivo, è stato caricato su un’ambulanza e trasportato all’ospedale. Il Secret Service che continua a proteggere Trump lo ha informato dell’incidente. L’episodio è accaduto poco dopo che il giudice Juan Merchan ha annunciato il completamento della giuria, al termine di una lunga e travagliata selezione: decine di candidati si sono fatti da parte o sono stati esclusi per non poter garantire la loro imparzialità di giudizio, oppure per il timore di minacce e di sovraesposizione mediatica.

Tra loro anche un italo-americano che si è ritirato sostenendo di essere condizionato dalle analogie fatte dalla stampa tra Trump e Silvio Berlusconi. Dei 12 giurati sette sono uomini, cinque donne, quasi tutti impiegati, tra cui due avvocati aziendali, un ingegnere informatico, un insegnante di inglese, un logopedista. Nominati anche i sei sostituti.

Il drammatico episodio durante il processo contro Trump per il caso Stormy Daniels

Da lunedì il processo penale, il primo contro un ex presidente, entrerà nel vivo con le dichiarazioni preliminari delle parti, prima che l’accusa illustri i 34 capi di imputazione. Tutti ruotano intorno al pagamento di 130 mila dollari alla pornostar Stormy Daniels perché non rivelasse nel 2016 un vecchio affare con Trump (mentre Melania aspettava il figlio) compromettendo la sua corsa alla Casa Bianca. Un pagamento eseguito falsificando documenti aziendali e violando la legge elettorale.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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