L’incursione nei cieli romeni
Un drone russo ha violato lo spazio aereo della Romania durante un attacco contro le infrastrutture ucraine. Il Ministero della Difesa di Bucarest ha confermato che due F-16 dell’86ª Base Aerea si sono alzati in volo, seguendo il velivolo fino alla sua scomparsa dai radar nei pressi del villaggio di Chilia Veche, al confine con l’Ucraina.
«Il drone non ha sorvolato aree popolate e non ha rappresentato una minaccia imminente per la sicurezza della popolazione», ha precisato il ministero, spiegando che sono stati predisposti mezzi per la ricerca di eventuali detriti.
Il ministro della Difesa romeno, Ionut Mosteanu, ha condannato «il comportamento sconsiderato della Russia, che minaccia la stabilità regionale». Su X ha scritto: «La Romania rimane vigile insieme agli alleati Nato, pronta a difendere ogni centimetro dello spazio aereo alleato».
Nuovo allarme in Polonia
In parallelo, la Polonia ha vissuto ore di tensione. Il Comando Operativo delle Forze Armate ha segnalato «minacce al confine» e attivato caccia e sistemi di ricognizione radar al massimo livello di allerta.
L’episodio riporta alla memoria l’incursione di una ventina di droni russi nella notte tra il 9 e il 10 settembre, la maggior parte abbattuti con il supporto dell’aeronautica Nato.
Il premier Donald Tusk ha rassicurato che la minaccia è stata «scongiurata», parlando di un’operazione preventiva. «Restiamo vigili», ha scritto, ringraziando le forze coinvolte. Riaperto anche l’aeroporto di Lublino, rimasto temporaneamente sospeso.
Il rischio di escalation
Per Varsavia e Bucarest gli sconfinamenti confermano che la crisi dei droni non può più essere considerata un fenomeno marginale. L’Alleanza Atlantica ha così varato l’operazione Sentinella Est, con l’obiettivo di coordinare difesa aerea e sistemi radar tra i Paesi membri.
Dagli Stati Uniti sono arrivate parole dure. Il segretario di Stato Marco Rubio ha definito l’episodio «spiacevole e pericoloso». E ha aggiunto: «La domanda è se i droni siano stati indirizzati deliberatamente verso la Polonia. Se così fosse, sarebbe un atto altamente provocatorio».
Un dron ruso entró en el espacio aéreo rumano. La Fuerza Aérea Rumana afirma haberlo derribado. El ejército polaco y rumano han entrado en alerta. pic.twitter.com/YoccBPVMdG
— 👁️🗨️SigWar_OpX📡Δ (@elrick111) September 13, 2025
Le mosse di Mosca
Mentre cresce la tensione, Russia e Bielorussia proseguono con le esercitazioni congiunte Zapad 2025. Secondo il ministero della Difesa russo, caccia Mig equipaggiati con missili ipersonici Kinzhal hanno simulato attacchi a obiettivi “critici” di un nemico fittizio sul Mare di Barents.
Un messaggio diretto all’Occidente, che osserva con crescente preoccupazione la militarizzazione del confine orientale.
L’aiuto dell’Ucraina e l’appello di Zelenskyj
Mercoledì il Consiglio Atlantico tornerà a riunirsi per definire i dettagli dell’operazione Sentinella Est. Alcuni ufficiali polacchi voleranno a Kiev per uno stage con le forze armate ucraine, considerate le più esperte al mondo nella difesa dai droni.
Il ministro degli Esteri ucraino Sybiha ha sottolineato: «Oggi solo noi abbiamo l’esperienza necessaria per affrontare queste sfide».
Il presidente Volodymyr Zelenskyj ha colto l’occasione per rilanciare il suo appello: «Proteggiamo insieme i nostri cieli».