La stretta di mano tra Putin e TrumpLa stretta di mano tra Putin e Trump

In Alaska il primo faccia a faccia dopo quattro anni

Dopo sette anni dall’ultima conferenza stampa congiunta e quattro anni dall’ultimo incontro ufficiale, Donald Trump e Vladimir Putin si sono ritrovati ad Anchorage, in Alaska, per un vertice che segna un inatteso riavvicinamento tra Stati Uniti e Russia.

L’incontro, definito da entrambi i leader “produttivo”, ha affrontato i nodi più delicati della geopolitica internazionale, a partire dal conflitto in Ucraina fino alle prospettive di una rinnovata cooperazione economica.

Putin: ‘L’Ucraina è una nazione sorella’, stoccate a Zelensky ed Europa

Il presidente russo ha aperto la conferenza stampa parlando di “rapporti di buon vicinato” con gli Stati Uniti e lodando Trump come “uomo di pace”. Putin ha ribadito che la Russia ha sempre considerato l’Ucraina “una nazione sorella” e che quanto accaduto negli ultimi anni è “una tragedia e motivo di grande dolore” – ha rimarcato.  

“La situazione in Ucraina – sottolinea Putin – è legata a minacce fondamentali alla nostra sicurezza. Inoltre, abbiamo sempre considerato la nazione ucraina, l’ho detto più volte, una nazione fraterna. Per quanto strano possa sembrare, in queste condizioni abbiamo le stesse radici e tutto ciò che sta accadendo è una tragedia per noi ed è una ferita profonda per noi”. Poi la stoccata a Zelensky ed all’Europa. “Ci aspettiamo che Kiev e le capitali europee percepiscano tutto questo in maniera costruttiva e non pongano ostacoli, ne’ tentino di interrompere i progressi in corso attraverso provocazioni e intrighi dietro le quinte”.

Putin ha sottolineato come “l’accordo di oggi” rappresenti un punto di partenza per affrontare la crisi ucraina, con l’auspicio che possa aprire la strada a un dialogo costruttivo e pragmatico tra Mosca e Washington. Ha anche ricordato di aver tentato nel 2022 di evitare un “punto di non ritorno” con l’amministrazione americana dell’epoca. Lo zar ha spiegato che con gli Usa si può costruire un’ottima intesa commerciale.

Trump: ‘Fatti progressi, ma non è ancora la conclusione’

Trump ha confermato che il vertice ha prodotto “ottimi progressi”, pur precisando che non si è ancora arrivati a una conclusione definitiva per la delicata questione ucraina. Il presidente americano ha parlato della necessità di consultare la NATO e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky prima di definire ulteriori mosse, con l’obiettivo dichiarato di “fare in modo che 5.000 o 7.000 persone non vengano uccise”.

Putin invita il presidente Usa a Mosca

Trump ha ricordato di avere “sempre avuto un fantastico rapporto con Putin” che l’ha invitato a Mosca per il prossimo incontro. Si è conclusa senza risposte alle domande dei giornalisti la conferenza stampa 
Putin -Trump seguita ai colloqui in formato ristretto tra il leader russo e quello Usa.

Le immagini mancanti e quelle diffuse dal Cremlino

Curiosamente, la Casa Bianca ha scelto di non includere nei video ufficiali l’applauso di Trump all’arrivo di Putin sulla pista di Anchorage, mostrando le immagini a partire dalla stretta di mano. Il Cremlino, al contrario, ha diffuso immediatamente lo scatto dell’applauso, alimentando speculazioni sui gesti simbolici del vertice.

Un ritorno sul palcoscenico internazionale

Il summit di Anchorage segna il ritorno di Putin su un palcoscenico condiviso con un presidente americano per una conferenza stampa congiunta, evento che non accadeva dal meeting di Helsinki 2018. Allora, Trump si schierò pubblicamente con la Russia contro le proprie agenzie di intelligence sulla questione dell’ingerenza nelle elezioni americane del 2016.

Nel 2021, al vertice di Ginevra con Joe Biden, il formato fu diverso: conferenze separate per evitare di dare a Putin un’occasione di visibilità internazionale.

Prospettive future

Secondo Kirill Dmitriev, inviato speciale del Cremlino per la cooperazione economica, i colloqui tra Trump e Putin sono andati “meravigliosamente” e hanno aperto “nuove possibilità” di intesa non solo sul piano politico ma anche commerciale.

Entrambi i leader hanno promesso nuovi incontri “presto”, alimentando l’ipotesi di un progressivo riavvicinamento tra Washington e Mosca, con effetti potenzialmente decisivi sugli equilibri globali.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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