La tragedia a Sampierdarena
È morto dopo essere stato travolto e trascinato per oltre due chilometri da un tir Elio Arlandi, 67 anni, musicista molto conosciuto a Genova e figura storica della scena blues cittadina. L’incidente è avvenuto nella serata di ieri in via Cantore, nel quartiere di Sampierdarena, uno dei principali assi di scorrimento urbano.
Il corpo dell’uomo è rimasto incastrato sotto il mezzo pesante ed è stato recuperato solo grazie all’intervento dei vigili del fuoco. Inutili i soccorsi: per Arlandi non c’è stato nulla da fare.
La ricostruzione dell’incidente
Secondo quanto emerso dagli accertamenti della sezione infortunistica della Polizia locale, la dinamica è stata ricostruita grazie alle telecamere di videosorveglianza della zona, in particolare quelle di piazza Montano.
Elio Arlandi si trovava sul lato mare di via Cantore, sul marciapiede a levante dell’incrocio con via Carzino Daste. Il tir, invece, era fermo in colonna nella corsia destinata alla svolta a sinistra verso corso Martinetti.
Mentre il mezzo pesante era ancora fermo, l’uomo ha attraversato la carreggiata trasversalmente da mare a monte, in un punto privo di attraversamenti pedonali. Quando il camion è ripartito, con ogni probabilità, Arlandi è stato agganciato dalla parte anteriore destra del mezzo, una zona caratterizzata da un’ampia area cieca.
Le indagini e il fascicolo per omicidio colposo
Il pubblico ministero Giancarlo Vona ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, iscrivendo il camionista nel registro degli indagati come atto dovuto. Il mezzo pesante e il telefono cellulare dell’autista sono stati sequestrati.
Il conducente del tir è risultato negativo ai test alcolemici e tossicologici, ma per scrupolo verranno ripetute ulteriori analisi per escludere l’assunzione di sostanze stupefacenti. È stata inoltre disposta l’autopsia sul corpo della vittima.
Un elemento rilevante emerso dagli accertamenti riguarda l’assicurazione del tir, risultata scaduta alla fine di novembre.
Chi era Elio Arlandi
Elio Arlandi aveva 67 anni ed era una figura molto conosciuta a Genova, soprattutto nel mondo della musica. Negli anni Settanta era stato tra i fondatori dei Big Fat Mama, storica band blues italiana considerata tra le prime a portare il genere nel Paese e tra le più rappresentative a livello nazionale.
Oltre alla carriera musicale, Arlandi aveva lavorato a lungo anche come autista di mezzi pesanti, una coincidenza che rende la tragedia ancora più amara. Viveva nella zona di Sampierdarena alta e lascia un figlio.
Una scia di sangue sulle strade liguri
La morte di Arlandi arriva a poche ore di distanza da un’altra tragedia simile avvenuta in Liguria: quella di Valentina Squillace, studentessa di 22 anni, travolta e uccisa da un tir a Savona. Due episodi che riaccendono il dibattito sulla sicurezza stradale e sulla convivenza tra traffico pesante e viabilità urbana.
Con questo episodio, a Genova si registra il 14esimo incidente mortale dall’inizio dell’anno.

