Sfiorata la catastrofe per un l’esplosione di un distributore di carburante
Una violenta esplosione ha sconvolto il quartiere Prenestino di Roma venerdì 4 luglio. Erano da poco passate le 8:00 quando un distributore di carburante in via dei Gordiani è stato teatro di un incendio e di una potente deflagrazione. Secondo le prime ricostruzioni, l’origine sarebbe legata a un malfunzionamento durante lo scarico del GPL.
Le conseguenze sono gravi: almeno 40 i feriti, di cui otto poliziotti, un vigile del fuoco, un operatore del 118, e numerosi civili, tra cui passanti e residenti degli edifici circostanti.
Il racconto dei soccorritori: ‘Un’esplosione come una bomba’
Il direttore regionale dei Vigili del Fuoco, Ennio Aquilino, ha spiegato che si è trattato di un vero e proprio “blif da GPL”, paragonabile all’esplosione di una bomba. L’intervento è stato reso ancora più complicato dalla presenza, accanto al distributore, di un deposito di ambulanze con bombole d’ossigeno, che ha innescato ulteriori deflagrazioni.
Un uomo è stato estratto in condizioni critiche dalla sua auto in fiamme, mentre numerose abitazioni hanno riportato vetri esplosi, infissi divelti e detriti a grande distanza.
Evacuata la metro e un centro estivo: evitata la strage
La fermata Teano della Metro C è stata chiusa per sicurezza. Ma il pericolo maggiore si è sfiorato nel centro estivo adiacente all’area:
“Ai primi sentori di fumo abbiamo evacuato subito gli 8 bambini presenti. Se fosse successo un’ora dopo, sarebbe stata una strage”, ha detto Fabio Balzani, presidente della Polisportiva Villa De Sanctis.
Il centro, dove erano attesi 60 bambini e oltre 100 utenti in piscina, è ora danneggiato: “Sembra un campo di battaglia”, ha commentato.
‘Rischi per la salute per l’inalazione del Gpl’
La Protezione Civile e i vigili del fuoco stanno ancora verificando la stabilità degli edifici. Intanto, la SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale) ha lanciato l’allarme sui rischi per la salute legati al contatto o inalazione del GPL. “Il Gpl, miscela di propano e butano, se inalato in alte concentrazioni possono provocare nausea, vertigini, disturbi neurologici, perdita di coscienza e, nei casi più gravi, asfissia”.
Reazioni istituzionali: da Meloni al Papa
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha subito contattato il sindaco Roberto Gualtieri per seguire l’evolversi della situazione. Anche Papa Leone XIV, vescovo della Capitale, ha scritto su X:
“Prego per le persone coinvolte nell’esplosione nel cuore della mia Diocesi. Seguo con apprensione gli sviluppi.”