Il giovane ricoverato agli Spedali Civili di BresciaIl giovane ricoverato agli Spedali Civili di Brescia

Gardone Riviera, giovani fingono di gettarsi sotto le vetture ma la ‘sfida’ finisce male

La notte sul Lago di Garda si è tinta di paura e incredulità. A Gardone Riviera, in provincia di Brescia, un giovane turista irlandese di 27 anni è stato travolto da un’auto dopo aver partecipato, insieme a un gruppo di coetanei, a una sfida dall’esito potenzialmente letale: fingere di gettarsi sotto le vetture in corsa.

Erano circa le 2:30 di mattina del 24 agosto quando, nei pressi dell’hotel Monte Baldo, la “simulazione” si è trasformata in realtà. Il ragazzo, dopo essersi spinto troppo vicino alla carreggiata, è stato colpito da un’auto di passaggio. L’impatto con la Porsche lo ha sbalzato sul parabrezza prima di cadere violentemente sull’asfalto.

I soccorsi immediati e la corsa in ospedale

L’allarme è scattato in pochi istanti. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno disposto il trasporto d’urgenza in eliambulanza agli Spedali Civili di Brescia. Le condizioni del giovane sono gravi, ma secondo i medici non sarebbe in pericolo di vita.

Il conducente dell’auto, sotto shock ma illeso, si è fermato subito per prestare soccorso. Intanto i carabinieri della Compagnia di Salò hanno raccolto testimonianze e avviato le indagini.

Una sfida pericolosa: l’ombra delle “challenge” social

Gli investigatori stanno cercando di capire se il gesto sia stato dettato soltanto da incoscienza o se fosse parte di una “challenge” organizzata per i social. Negli ultimi anni, infatti, sono aumentati i casi di giovani che, spesso sotto l’effetto di alcol, mettono in scena azioni spericolate per riprendersi e pubblicare video online.

Non è escluso che il gruppo di ragazzi fosse reduce da una serata alcolica. Le analisi tossicologiche, come di prassi, chiariranno eventuali responsabilità.

Gardone Riviera sotto shock

La comunità di Gardone Riviera è sotto choc per l’accaduto. In tanti hanno manifestato incredulità e preoccupazione.

Un monito che richiama alla prudenza e alla responsabilità, soprattutto in un periodo estivo in cui il Lago di Garda è frequentato da migliaia di visitatori italiani e stranieri.

Il precedente: dal “train surfing” al rischio sulle strade

L’episodio ricorda da vicino altre “sfide” finite sotto i riflettori della cronaca. Pochi giorni fa, a Brescia, due giovani erano stati denunciati per aver praticato “train surfing”, viaggiando sul tetto di un treno in corsa.

Si tratta di fenomeni che preoccupano forze dell’ordine e istituzioni, perché spesso partono come giochi goliardici e finiscono con conseguenze gravissime.

Ora il 27enne irlandese lotta per riprendersi in un letto d’ospedale. L’auspicio è che la sua vicenda serva da monito a tanti altri giovani: la ricerca di adrenalina e di “visualizzazioni” non può valere più di una vita.

Di Renato Valdescala

Esperienza nello sport e nella cronaca locale con quotidiani salernitani dal 1990. Con il tempo si è dedicato alla cronaca estera analizzando i fatti di maggiore rilievo con spirito critico e irriverente. Si occupa anche di approfondimenti di cronaca nazionale.

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