Andrea Sempio mentre si reca in clinicaAndrea Sempio mentre si reca in clinica

Il nuovo fronte dell’inchiesta su Garlasco

A diciassette anni dall’omicidio di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 nella sua villetta di via Pascoli a Garlasco, arriva un nuovo, dirompente sviluppo che riapre scenari investigativi rimasti nell’ombra. Andrea Sempio, da sempre amico del fratello della vittima e oggi di nuovo indagato per omicidio in concorso, è stato convocato alla clinica Mangiagalli di Milano per essere sottoposto a misurazioni antropometriche complete.

A disporre l’accertamento è stata la Procura di Pavia, che ha affidato l’operazione all’antropologa forense Cristina Cattaneo, un nome di peso nella scienza investigativa italiana, già impegnata nei casi di Elisa Claps e Yara Gambirasio. L’obiettivo: confrontare le proporzioni fisiche di Sempio con le tracce e le lesioni riscontrate sul corpo di Chiara Poggi.

Perché la Procura misura il corpo di Sempio

Sempio è arrivato ieri intorno a mezzogiorno, accompagnato dal suo legale e da un consulente tecnico. A lui sono state rilevate misure di arti superiori, inferiori, caviglie, busto e appoggio plantare. Quellenze investigativa conferma:

«Le misurazioni serviranno a collegare la posizione e le movenze del corpo dell’indagato alla ricostruzione dinamica del delitto.»

Tradotto: la Procura vuole verificare se l’indagato possa avere compatibilità fisica con le tracce rinvenute sul luogo del delitto, dentro e fuori la casa di Chiara. È uno sviluppo pesante, perché se ci fosse anche solo una compatibilità parziale, l’impianto probatorio riaprirebbe l’ipotesi di un coinvolgimento diretto.

Il processo a Stasi e la riapertura del caso

Il caso è uno dei più complessi della cronaca nera italiana. Per l’omicidio di Chiara Poggi è stato condannato in via definitiva Alberto Stasi, all’epoca fidanzato della vittima, oggi in carcere con una pena di 16 anni. Ma il filone Sempio – già archiviato nel 2017 – è stato riaperto nell’ambito dell’indagine sulla cosiddetta “corruzione in Procura” che coinvolgerebbe l’allora procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti.

Il giallo giudiziario: annullato il sequestro agli ex carabinieri

Parallelamente, ieri è arrivata anche un’altra decisione che agita l’inchiesta. Il Tribunale del Riesame di Brescia ha annullato il provvedimento di perquisizione e sequestro disposto lo scorso 26 settembre nei confronti degli ex carabinieri Silvio Sapone e Giuseppe Spoto. Nessuno dei due è indagato per l’omicidio, ma risultano coinvolti nel fascicolo di corruzione giudiziaria su Venditti.

Sapone e Spoto avevano subito il sequestro di smartphone, tablet, pc e documenti, ma il Riesame ha ordinato la restituzione totale dei beni. Il legale Marco Casali spiega:

«Il decreto è stato annullato per motivi tecnici: non erano state indicate le parole chiave né il perimetro temporale di ricerca, come richiesto dalle linee guida della Cassazione.»

Insomma, il sequestro è stato ritenuto “troppo generico” e quindi illegittimo.

Che cosa cambia ora nelle indagini?

La decisione rafforza la difesa di Sempio, che punta a smontare ogni ipotesi di suo coinvolgimento. Ma la Procura di Pavia insiste: il corpo di Chiara presenta lesioni da trascinamento e movimenti che potrebbero essere compatibili con più di una persona sulla scena del delitto.

Da qui l’interesse per le proporzioni corporee di Sempio: piede, appoggio e lunghezza tibiale potrebbero essere confrontati con impronte e calzate già repertate nel 2007 e più volte oggetto di perizie discordanti.

Domande ancora senza risposta

  • Perché le misurazioni arrivano solo ora, a distanza di 17 anni?
  • Perché viene riesumata la pista Sempio proprio mentre esplode lo scandalo sulla Procura di Pavia?
  • Ci sono nuovi elementi investigativi oppure è una manovra processuale?

Le risposte, come sempre nel caso Garlasco, non sono mai semplici.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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