Lo schianto alle 3 del mattino: devastazione sulla rotatoria del Millepini
Una tragedia immane ha scosso l’Altopiano di Asiago nella notte tra il 18 e il 19 ottobre. Tre ragazzi appena ventenni hanno perso la vita in un terribile incidente stradale avvenuto poco dopo le 3.30 lungo la rotatoria che conduce al Parco Millepini, a pochi passi dal centro di Asiago, in provincia di Vicenza. Una strada che molti giovani della zona percorrono ogni fine settimana, ma che questa volta è diventata uno scenario di morte.
A bordo dell’auto, una Peugeot 207, viaggiavano cinque amici tra i 20 e i 21 anni, tutti residenti tra Lusiana Conco e Creazzo, comuni vicentini distanti rispettivamente 15 e 60 chilometri da Asiago. L’auto, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo dopo aver oltrepassato lo spartitraffico centrale, finendo a folle velocità contro la fontana al centro della rotatoria, distruggendola completamente.
Le vittime: le tre giovani vite spezzate originarie di Lusiana Conco e Creazzo
Le vittime della tragedia sono:
- Nicola Xausa, 20 anni, residente a Lusiana Conco
- Pietro Pisapia, 21 anni, residente a Lusiana Conco
- Riccardo Gemo, 20 anni, residente a Creazzo
I tre ragazzi sono stati estratti privi di vita dai vigili del fuoco di Asiago, giunti immediatamente sul posto con automedica, carabinieri e Suem 118.
Due sopravvissuti: uno è gravissimo
Miracolosamente vivi gli altri due passeggeri:
- Mirko Bez, 20 anni, trasportato in codice rosso all’ospedale di Bassano del Grappa. Sbalzato fuori dall’abitacolo nello schianto, è ora ricoverato con ematoma subdurale e fratture craniche in terapia semintensiva. Aveva appena festeggiato il compleanno.
- Otto Pasini, 20 anni, trasferito prima ad Asiago e poi a Bassano per una TAC total body. È rimasto cosciente ma ancora sotto osservazione clinica.
Le condizioni dei due giovani sono costantemente monitorate dall’ULSS 7 Pedemontana.
Il dramma delle famiglie e della comunità di Asiago
La tragedia ha colpito in modo durissimo la comunità locale. Due delle vittime erano legate anche all’ospedale di Asiago: Pietro Pisapia era figlio di una infermiera del nosocomio locale e di un farmacista. Anche la famiglia di Nicola Xausa è molto conosciuta: la zia lavora come amministrativa per l’azienda sanitaria ULSS 7. Xausa, 20 anni da pochi giorni, era innamorato del violoncello. Gemo era appassionato di cinema mentre Pietro amava i motori.
“Per noi è un dramma nel dramma. Le famiglie sono disperate. È una tragedia che devasta un’intera comunità”,
ha commentato Antonio Di Caprio, direttore sanitario dell’ULSS 7.
Il terribile ritorno da una festa di compleanno a Lavarone
I cinque amici stavano tornando da una festa di compleanno a Lavarone, in Trentino, località a circa 20 minuti da Asiago. Una serata di festa si è trasformata nel più terribile degli incubi, a pochi chilometri da casa.
Tutti i ragazzi erano legati da una forte amicizia e condividevano la passione per lo sci alpino, praticato da anni a livello locale e regionale. Alcuni di loro partecipavano anche a competizioni giovanili sull’Altopiano.
Dinamica dell’incidente: velocità o distrazione? Le indagini dei carabinieri
Secondo le prime ricostruzioni dei carabinieri della Compagnia di Asiago, la Peugeot 207 stava scendendo da via Lavarone quando, arrivata in prossimità della rotatoria, ha prima colpito lo spartitraffico, poi perso aderenza, schiantandosi frontalmente contro la fontana.
Non risultano al momento altri veicoli coinvolti: si tratta quindi di uscita autonoma di strada. Verranno effettuati accertamenti alcolemici e tossicologici sul conducente, come previsto per legge.
Zaia: “Dolore immenso, il Veneto è in lutto”, il cordoglio del sindaco di Creazzo
Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha espresso cordoglio per la tragedia:
“Esprimo il mio più profondo dolore e la vicinanza dell’intera comunità veneta alle famiglie dei tre giovani che hanno perso la vita questa notte ad Asiago. Ogni parola è superflua di fronte a un dramma che spezza vite nel fiore degli anni.”
“È una tragedia che ha scosso l’intera comunità di Creazzo, già da questa mattina le bandiere del Comune e della piazza sono state posizionate a mezz’asta come segno di lutto”. Lo ha detto la sindaca di Creazzo (Vicenza) Carmela Maresca che ha ricordato il suo concittadino Riccardo Gemo.
“Riccardo aveva il sogno di diventare fisioterapista e aveva appena sostenuto l’esame di ammissione. Era anche da poco diventato maestro di sci. Un genitore non dovrebbe mai vivere questo. Per la data dei funerali saranno abbassate tutte le saracinesche dei negozi in segno di lutto cittadino”.