L'abitazione di Pianello Vallesina dove si è consumato l'omicidioL'abitazione di Pianello Vallesina dove si è consumato l'omicidio

L’allarme del datore di lavoro e la tragica scoperta

Non si è presentata a lavoro. Un’assenza insolita, che ha immediatamente insospettito il suo datore di lavoro. È stato proprio il suo mancato arrivo in azienda a far scattare la segnalazione ai Carabinieri, dando avvio a una catena di eventi che ha portato alla scoperta di un femminicidio brutale.

Quando i militari della Stazione di Moie di Maiolati Spontini sono arrivati intorno alle 10:30 del 3 dicembre nell’abitazione di via Garibaldi, a Pianello Vallesina (frazione del comune di Monte Roberto in provincia di Ancona), hanno trovato Sadjide Muslija, 49 anni, macedone, riversa sul letto, senza vita, con evidenti segni di violente percosse.

Il marito irreperibile: ricercato da ore

I sospetti sono caduti subito sul marito, Nazif Muslija, 50 anni, connazionale della vittima.
L’uomo risulta irreperibile dalla mattina, non si è presentato al lavoro, né ha risposto alle telefonate. Secondo gli inquirenti potrebbe essersi dato alla fuga subito dopo l’aggressione mortale.

Le ricerche coinvolgono Carabinieri, Nucleo Investigativo e Sezione Scientifica, coordinati dalla Procura di Ancona.

Un passato di violenze: “Da due anni mi picchia”

Ma la storia di Sadjide non è quella di una violenza improvvisa. È la cronaca di un incubo che durava da anni.

La donna aveva raccontato di subire maltrattamenti dal marito da almeno due anni. L’episodio più grave risale all’aprile scorso, quando l’uomo sfondò la porta della camera da letto con un’ascia, urlando “questa sera ti ammazzo”. In quell’occasione la vittima riuscì a fuggire dai vicini chiamando i soccorsi.

Il marito fu arrestato, poi sottoposto ai domiciliari e infine trasferito in carcere per la violazione delle misure. Successivamente, dopo un patteggiamento, i due erano tornati a convivere: una scelta che oggi assume il peso tragico di una riconciliazione forzata e pericolosa. Lei aveva voluto stoppare la causa di separazione.

L’ultima aggressione: colpita fino alla morte

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo si sarebbe nuovamente scagliato contro la moglie nelle prime ore del mattino. Le lesioni sul corpo di Sadjide parlano di un pestaggio violentissimo.

Nell’appartamento sono intervenuti magistrato, investigatori e il sindaco di Monte Roberto, Lorenzo Focante, che ha parlato di “una tragedia terribile che sconvolge tutta la comunità”.

Un femminicidio che scuote le Marche

L’episodio si inserisce in un quadro nazionale già drammatico sul fronte della violenza domestica. La storia di Sadjide sembra un copione noto: denunce, aggressioni, arresti, ritorno alla convivenza, fino al tragico epilogo.

Gli inquirenti stanno ricostruendo le ultime ore della vittima e le possibili vie di fuga del marito. Non si esclude che possa trovarsi ancora nel territorio marchigiano, ma vengono vagliate anche ipotesi di espatrio.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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