Chi era Valeria Di Lorenzo, la vittima dell’incidente a Pescara?
Una vita segnata da difficoltà, ma anche da speranze e passioni. Valeria Di Lorenzo, 43 anni, viveva a Pescara con il compagno e i loro due cani. Amava gli animali e sognava di trovare un lavoro stabile: sul suo profilo online si descriveva come una persona dinamica, socievole e capace di lavorare in squadra.
Martedì 30 settembre, intorno alle 17:30, la sua esistenza è stata spezzata in via Rio Sparto, all’altezza del campetto di San Donato. Stava attraversando sulle strisce pedonali in sella alla sua bici elettrica, quando una Mercedes Classe A l’ha centrata in pieno.
Come è avvenuto l’incidente?
Secondo la ricostruzione della Polizia Locale, un’auto si era fermata per consentire a Valeria di attraversare. Ma alle sue spalle è sopraggiunta la Mercedes guidata dal 37enne, che ha tentato un sorpasso proprio in prossimità delle strisce pedonali.
La velocità sostenuta e la manovra azzardata hanno reso inevitabile l’impatto. L’urto è stato violentissimo: il parabrezza è andato in frantumi, la bicicletta distrutta e scaraventata a metri di distanza. Valeria è stata sbalzata sull’asfalto e ogni tentativo di rianimarla si è rivelato inutile.
Chi è l’uomo arrestato per l’incidente di Pescara?
Il responsabile è T.D.R., 37 anni, già noto alle forze dell’ordine. Al momento dell’incidente era:
- Ubriaco, come confermato dai test alcolemici;
- Senza patente di guida, revocata in precedenza;
- Agli arresti domiciliari, dai quali si era allontanato illegalmente.
Dopo lo schianto ha anche tentato la fuga, ma è stato rintracciato in breve tempo dagli agenti della Polizia Locale e riportato sul posto. Per lui l’accusa è di omicidio stradale aggravato, con diverse aggravanti pesanti che rischiano di compromettere la sua posizione giudiziaria.
Cosa dicono gli inquirenti?
La Procura di Pescara ha affidato l’indagine alla pm Fabiana Rapino, che ha già aperto un fascicolo. Al vaglio degli investigatori ci sono anche le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, utili a ricostruire nel dettaglio la dinamica.
Non si esclude che oltre all’alcol, il 37enne potesse essere sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: per questo sono stati disposti anche gli esami tossicologici, di cui si attendono i risultati.
Perché la strada di via Rio Sparto è così pericolosa?
La tragedia ha riacceso i riflettori sulla sicurezza di via Rio Sparto, arteria già teatro di altri incidenti. Meno di una settimana fa, in città, erano avvenuti:
- L’investimento mortale di un pedone in via Monte Faito;
- Il grave incidente che ha coinvolto un 52enne su monopattino in via Palmerini.
Il quartiere di San Donato chiede ora interventi urgenti per migliorare la segnaletica, potenziare i controlli e ridurre la velocità delle auto.
Come ha reagito la comunità?
La morte di Valeria ha lasciato sgomenti familiari, amici e residenti. Il compagno, accorso poco dopo lo schianto, è stato visto inginocchiato accanto al corpo senza vita della donna, in lacrime e sconvolto.
Decine di persone si sono radunate sul luogo dell’incidente, mentre la strada rimaneva chiusa per ore per consentire i rilievi. Il silenzio era rotto solo dalle sirene e dal brusio dei curiosi.
Pescara e le vittime della strada: un bilancio amaro
La morte di Valeria Di Lorenzo non è un caso isolato. Solo nell’ultimo mese a Pescara si contano più episodi gravi, con vittime e feriti sulle strade urbane. Una scia di sangue che interroga le istituzioni e solleva una domanda urgente: quanto è sicuro attraversare le strade della città?