Il Governo, al termine del Consiglio dei ministri convocato d’urgenza, ha conferito la cittadinanza italiana a Indi Gregory, la neonata inglese di 8 mesi gravemente malata per una patologia mitocondriale. giudicata incurabile.
L’Alta corte di Londra aveva negato il trasferimento in Italia, la decisione d’urgenza del Consiglio dei ministri
Pochi giorni fa l’Alta corte di Londra aveva negato alla piccola la possibilità del trasferimento in Italia per continuare a mantenerla in vita tramite il supporto delle macchine. “Sono molto orgoglioso di dire che mia figlia abbia la cittadinanza italiana e ringrazio il governo italiano e il popolo italiano dal profondo del mio cuore. Dio benedica l’Italia” – ha riferito a LaPresse DeanGregory , il papà della piccola Indi, neonata affetta da una malattia mitocondriale.
É stata una corsa contro il tempo per tenere in vita la neonata. Ai medici del Queen Medical Center (QMC) di Nottingham era stato detto che potevano sospendere il supporto vitale. Per il servizio sanitario nazionale britannico la condizione della neonata è incurabile. Secondo i medici le cure sono inutili e causano dolore. Da qui la decisione della Corte d’appello di Londra e dei giudici della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) a Strasburgo, in Francia, di sospendere il trattamento.
Il padre di Indi Gregory
Il papà di Indi Gregory: ‘Ringrazio il governo e il popolo italiano dal profondo del mio cuore’
La coppia, entrambi trentenni e originaria di Ilkeston, nel Derbyshire, ha lanciato un appello e chiesto aiuto al governo italiano. Una svolta che è arrivata al termine di una trattativa portata avanti dal governo da diverse settimane, in totale riservatezza.
Alle 14:15 di lunedì 6 novembreIndi Gregory è diventata italiana. Sarà trasferita all’ospedale pediatrico Bambino Gesù che da tempo ha offerto la possibilità di assisterla. La piccola è nata a febbraio e da allora era ricoverata nell’unità di Terapia intensiva pediatrica del Queen’s Medical Center di Nottingham.
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.
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