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Influencer russo fa seguire al figlio neonato la dieta della luce del sole: muore di fame, condannato

L’influencer vegano russo Maxim Lyutyi è stato condannato a otto anni di reclusione per aver fatto morire di fame il suo bambino di un mese. L’uomo voleva che il suo bambino Kosmos “fosse come Superman”.

L’influencer vegano Maxim Lyutyi è stato condannato a otto anni per aver fatto morire di fame il figlio di un mese

Il bambino, tuttavia, è deceduto dopo essere stato “nutrito” solo con la luce solare. Pratica che secondo il padre gli avrebbe concesso abilità sovrumane. Kosmos era nato a casa sua dopo che Lyutyi aveva rifiutato di lasciare che la madre del bimbo, Oksana Mironova, partorisse in un ospedale di maternità. L’influencer ha poi sottoposto il piccolo ad una rigorosa dieta vegana a base di bacche che darebbero un effetto positivo sull’energia spirituale del corpo.

“Ha costretto mia cugina a non dare da mangiare al bambino. Il suo ragazzo credeva che il sole nutrisse il bambino…” – ha raccontato Olesya Nikolayeva. “Il suo partner credeva che il sole nutrisse il bambino. Lei tentava di allattarlo ma aveva paura di Maxim Lyutyi. Com’è possibile che si nutra solo con la luce del sole. Un bimbo ha bisogno del latte materno”.

‘Riteneva che potesse diventare una specie di superman seguendo la dieta dell’energia solare’

La madre di Oksana Mironova ha spiegato di essere stata sempre diffidente nei confronti di Maxim Lyutyi. “Ero contraria all’appartenenza di mia figlia a questa setta… sentivo tutto e le dicevo che Maxim era pazzo, ma lei non mi ascoltava. Oksana viveva lì come una cavia”. L’influencer vegano ha confessato di aver ucciso suo figlio quando è comparso all’udienza finale in tribunale prima della sua condanna. Dopo la tragedia ha rinunciato allo stile di vita che è costato la vita al piccolo Kosmos.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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