L'auto finita nel torrente a EnnaL'auto finita nel torrente a Enna

Il maltempo colpisce la Sicilia: auto travolte dal torrente

Un pomeriggio di pioggia torrenziale si è trasformato in una tragedia a Leonforte, piccolo comune in provincia di Enna. Due auto, sorprese da una violenta bomba d’acqua, sono finite nel torrente Crisa, normalmente asciutto o ridotto a un rivolo d’acqua.

Secondo le prime ricostruzioni, a bordo delle vetture vi erano tre persone: due sono riuscite a salvarsi grazie all’intervento dei vigili del fuoco, mentre una terza risulta ancora dispersa.


L’intervento dei soccorsi

Le prime squadre dei vigili del fuoco sono entrate in azione intorno alle 19:00 del 19 agosto, con l’aiuto di un elicottero arrivato da Catania. L’operazione, tuttavia, è stata complicata dal buio: il velivolo non era autorizzato al volo notturno e ha dovuto interrompere la missione, lasciando proseguire le ricerche via terra e con i sommozzatori.

Il sindaco di Leonforte, Piero Livolsi, ha raccontato la dinamica con parole di forte impatto:
«C’è stata una bomba d’acqua e le tre persone sono state travolte. Due di loro si sono salvate salendo sul tetto dell’auto. L’altra persona purtroppo è dispersa.»


Una trappola d’acqua inattesa

Il torrente Crisa è noto agli abitanti come un corso d’acqua quasi sempre secco, utilizzato persino per coltivazioni agricole. In pochi minuti, però, la violenza della pioggia lo ha trasformato in un fiume in piena, capace di trascinare auto e persone.

La dinamica dell’incidente si è sviluppata lungo una stradina secondaria, parallela alla strada provinciale 39 e al letto del torrente. Le vetture sono state travolte dalla forza dell’acqua, che non ha lasciato il tempo di mettersi in salvo.


Il ricordo di Casteldaccia 2018

La tragedia di Leonforte richiama alla mente un evento simile, avvenuto nel novembre 2018 a Casteldaccia, in provincia di Palermo. In quell’occasione l’esondazione del fiume Milicia provocò la morte di nove persone, tra cui due bambini, intrappolati in una villa abusiva invasa dal fango.

Anche in quel caso, la sottovalutazione del rischio legata a corsi d’acqua solitamente asciutti si trasformò in una trappola mortale.


Ricerche disperate per il disperso

Mentre due delle persone coinvolte sono state tratte in salvo salendo sui tetti delle auto e poi recuperate dai vigili del fuoco, il terzo passeggero non ha avuto la stessa sorte. Le squadre continuano a battere la zona palmo a palmo, con il supporto dei sommozzatori.

Il maltempo, unito alla conformazione del territorio, rende le operazioni difficili. I soccorritori lavorano senza sosta, consapevoli che il tempo è un fattore cruciale.


La voce del sindaco e la paura dei cittadini

Il sindaco Livolsi ha sottolineato la gravità della situazione e il pericolo legato a fenomeni meteorologici improvvisi:
«Non si tratta di un evento isolato, i cambiamenti climatici stanno rendendo sempre più frequenti queste bombe d’acqua. La sicurezza dei cittadini deve essere la priorità assoluta.»

Gli abitanti di Leonforte, intanto, vivono ore di apprensione. Molti si sono riversati nelle strade vicine al torrente, assistendo con angoscia alle operazioni di soccorso.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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