Nel terreno adiacente alla casa di Vasile Frumuzache, a Bizzarrino (Monsummano Terme), e nel casolare abbandonato sopra le Panteraie a Montecatini Terme, emergono nuovi, inquietanti reperti: una vertebra umana, una ciocca di capelli e un paio di mutande da donna. Il duplice ritrovamento, avvenuto nel corso degli scavi con ruspe, unità cinofile e vigili del fuoco su disposizione della Procura di Prato, amplia il raggio delle indagini sugli omicidi di Ana Maria Andrei e Maria Denisa Paun.
Dettagli agghiaccianti dai due scenari
- Nei pressi della casa di Frumuzache sono stati ritrovati una ciocca di capelli e una vertebra, vicino a mattoni anneriti: zone in cui, secondo il reo confesso, sarebbe stata bruciata la testa di Denisa
- Nel campo delle Panteraie, ossia nel casolare dove furono rinvenuti i corpi, la ruspa e i cani molecolari hanno recuperato mutande da donna, ossa e capelli .
I reperti sono stati repertati e sottoposti a esame medico-legale e genetico per stabilirne la compatibilità con le vittime note o identificarne altre
L’ipotesi del “serial killer” organizzato
L’accumulo di elementi inquietanti – ossa extra, indumenti, frammenti di capelli – rafforza l’ipotesi dei magistrati: Frumuzache non avrebbe agito da solo, ma faceva parte di una rete criminale dedita allo sfruttamento di giovani escort rumene.
Secondo le autorità, i quattro telefoni cellulari sequestrati (compreso uno nascosto sotto il sedile dell’auto) e quattro lame bruciate rinvenute nelle vicinanze supportano questa visione
Indagini a più livelli: collaborazione e nuovi campi d’azione
La Procura sta esaminando congiuntamente:
- Denunce di uomini sospettosi e testimonianze secondo le quali due persone seguirono Denisa la notte della sua scomparsa
- Segnalazioni di scomparse in Toscana e in Sicilia (Trapani), regioni dove Frumuzache ha vissuto
Continuano le ricerche con ruspe e cani molecolari a Montecatini e Monsummano; si valuta l’ispezione di due pozzi vicini alla sua abitazione