La madre della 14enne: ‘Le dissi di stare attenta’
“Sembrava un ragazzo a modo. E invece si è rivelato un mostro”. Con voce rotta dalle lacrime, Enza Cossentino, madre di Martina Carbonaro, esprime tutta la sua incredulità e il dolore per quanto accaduto alla figlia. La donna ricorda come Alessio Tucci, oggi accusato dell’omicidio, fosse presente a casa loro nei giorni in cui la ragazza era già scomparsa, partecipando alle ricerche con apparente normalità. “Era lì, con noi, mentre cercavamo mia figlia”, racconta.
Un passato segnato da un gesto di violenza
Secondo quanto riferito dalla madre, Martina Carbonaro e il suo ex fidanzato si erano lasciati da circa due settimane, dopo un episodio di aggressione. “Le aveva dato una sberla. Le dissi di stare attenta, che non mi ritrovassi qualcuno alla porta a dirmi che le aveva fatto del male. E così è stato”, ha spiegato con voce spezzata Enza Cossentino.
L’ultima telefonata: ‘Sembrava spaventata’
Enza ricorda con precisione l’ultima conversazione con Martina: era lunedì 26 maggio, alle 20:15. “Le ho chiesto quando sarebbe tornata per cena. Poi più nulla. Quando ho richiamato, alla terza telefonata ha risposto lui. Sentivo mia figlia affannata. Poi ha chiuso la chiamata.” Il telefono della ragazza non è stato ancora ritrovato.
Una giovane con il sogno di diventare chef
Martina era iscritta al primo anno dell’istituto alberghiero e sognava di diventare una chef stellata. La madre, sconvolta, dice: “Era bella come il sole, non meritava questo. Voglio giustizia. Voglio l’ergastolo per chi le ha fatto questo.”
Il dolore affidato ai social: “Volerai in alto”
Anche sui social, il dolore della famiglia ha trovato voce. “Figlia mia, chi ti ha fatto del male pagherà. Ora starai con i miei genitori. Sei stata e sarai sempre importante”, ha scritto su Facebook Fiorenza, la madre di Martina.
La partecipazione dell’assassino alle ricerche
Secondo quanto ricostruito, Alessio Tucci avrebbe addirittura partecipato alle ricerche insieme al padre, nei momenti immediatamente successivi alla denuncia di scomparsa. Una testimone ha riferito: “Erano in auto, sembrava tutto normale. Come se non sapesse nulla.”
La confessione e il ritrovamento del corpo
Alessio Tucci, interrogato dalla Procura di Napoli Nord, ha confessato di aver ucciso Martina e di aver nascosto il corpo in un mobile all’interno di una casa abbandonata, nei pressi dello stadio Moccia di Afragola. Le indagini sono partite subito dopo la denuncia e si sono concentrate sul giovane, già ex fidanzato della vittima.
Una fiaccolata per non dimenticare
Il sindaco di Afragola, Antonio Pannone, ha organizzato per stasera, lunedì 27 maggio, una fiaccolata in memoria di Martina Carbonaro. Il raduno è previsto per le ore 18 in piazza Municipio, con partenza alle 19. L’iniziativa vedrà la partecipazione di scuole, parrocchie e associazioni cittadine, unite per dire no alla violenza contro le donne.