L’incidente mortale sulla provinciale per San Vito dei Normanni
Un tragico incidente ha scosso la comunità di Mesagne, in provincia di Brindisi. Lamine Barro, un giovane migrante senegalese di 27 anni, è stato investito e ucciso da un’auto pirata mentre percorreva in bicicletta la strada provinciale che collega Mesagne a San Vito dei Normanni. Il sinistro si è verificato intorno alle 23:30 di giovedì 1° maggio. Nonostante indossasse un giubbotto catarifrangente e la strada fosse illuminata, il conducente dell’auto non si è fermato a prestare soccorso, fuggendo dal luogo dell’incidente.
La vita di Lamine Barro: lavoro e integrazione
Lamine Barro era arrivato in Italia alcuni anni fa dal Senegal, ottenendo la protezione internazionale e inserendosi nel progetto Sai (Sistema di Accoglienza e Integrazione) gestito dalla Cooperativa Sociale Rinascita. Viveva in un alloggio nella periferia di Mesagne e lavorava con dedizione per sostenere la moglie e il figlio rimasti nel suo paese d’origine. Dopo aver lavorato nelle campagne del Brindisino, era impiegato nel settore della ristorazione nel centro storico di Mesagne.
Le indagini e le reazioni delle istituzioni
La polizia, sotto la guida del vice questore Giuseppe Massaro, ha avviato le indagini per identificare il responsabile dell’incidente. La salma di Lamine è stata trasferita all’obitorio di Mesagne, a disposizione del pubblico ministero di turno, Pierpaolo Montinaro.
Il sindaco di Mesagne e presidente della Provincia, Toni Matarrelli, ha espresso il suo cordoglio, definendo Lamine “un giovane lavoratore che ce la metteva tutta” e sottolineando l’importanza dell’integrazione sul territorio. Anche l’europarlamentare Valentina Palmisano (M5S) è intervenuta, affermando che “ci sentiamo più poveri tutti per una morte così atroce che si poteva evitare” e invitando a riflettere su come garantire condizioni di sicurezza per tutti i migranti presenti in Italia.
Un appello alla responsabilità e alla sicurezza stradale
La tragica morte di Lamine Barro ha sollevato profonde riflessioni sulla sicurezza stradale e sull’importanza di garantire condizioni di mobilità sicure per tutti, indipendentemente dalla loro origine. Le istituzioni locali e nazionali sono chiamate a intensificare gli sforzi per prevenire simili tragedie e promuovere una cultura della responsabilità e del rispetto delle norme stradali.