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Migranti, bimbo di 20 giorni muore di ipotermia su un barchino: la mamma 19enne voleva curarlo in Italia

Aveva intrapreso il viaggio della speranza a bordo di un barchino per dare al figlio la possibilità di curarsi e vivere una vita migliore. Un bimbo di appena 20 giorni, originario della Costa d’Avorio, è deceduto per ipotermia tra le braccia della mamma 19enne, inconsolabile e devastata dal dolore.

L’imbarcazione soccorsa a largo di Lampedusa: il piccolo ivoriano soffriva di gravi problemi respiratori

L’imbarcazione, in viaggio verso l’Italia, è stata raggiunta dai soccorritori a largo di Lampedusa nella notte tra mercoledì 9 e giovedì 10 novembre. I militari della Capitaneria di porto hanno identificato 36 le persone, tra cui 9 donne e 2 minori.

Secondo quanto riferito dalla giovane madre il piccolo soffriva di gravi problemi respiratori che sperava di poter curare in Europa ma la traversata nel Mediterraneo si è conclusa in maniera drammatica. I medici saliti sul barchino, nell’accertare il decesso, hanno confermato le problematiche segnalate dalla madre.

Il viaggio della speranza era iniziato a Mahres, il papà era rimasto in Tunisia

Le condizioni di grave fragilità e la situazione di precarietà hanno determinato il decesso per ipotermia. Il viaggio della speranza era iniziato da Mahres, in Tunisia, con il papà che aveva deciso di non salire sull’imbarcazione. La mamma del piccolo è stata invece trasferita, così come i compagni di viaggio, all’hotspot di contrada Imbriacola mentre la Procura di Agrigento ha disposto  il nulla osta alla sepoltura del cadavere del bimbo.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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