Gianni VasinoGianni Vasino

Il mondo del giornalismo italiano piange la scomparsa di Gianni Vasino, noto volto della TV e storica firma del giornalismo sportivo. Nato nel 1936 a Serravalle di Berra, in provincia di Ferrara, Vasino si trasferì presto a Sanremo con la famiglia. La passione per il giornalismo lo portò nel 1960 al Corriere Lombardo di Milano, prima di rientrare in Liguria al quotidiano Il Nuovo Cittadino, dove divenne giornalista professionista.

Dal 1970 alla sede Rai di Genova, Valenti lo volle a 90 minuto

Nel 1968 vinse le selezioni regionali del concorso Rai per nuovi radiotelecronisti. Dopo un intenso corso formativo a Roma, con maestri come Paolo Valenti e Umberto Eco, entrò nella sede Rai di Genova nel 1970, dove si occupò di cronaca nera e sport. Fu proprio Paolo Valenti a volerlo nel celebre programma “90° Minuto”, portandolo a dividersi tra Genova e Milano per seguire le squadre di Serie A del nord Italia.

Nel 1974 fu trasferito alla redazione sportiva di Milano, seguendo il calcio e numerose discipline, in particolare gli sport acquatici, con cui raccontò Olimpiadi, Mondiali ed Europei. Dal 1992, nominato caporedattore, lasciò il video ma continuò a seguire l’ambito sportivo, ideando e conducendo la rubrica sulla pallamano Di mano in mano fino al 1995, anno delle sue dimissioni e del ritorno definitivo a Genova.

La partecipazione al Rally di Montecarlo

Nel 1989 Gianni Vasino partecipò come copilota di Dario Cerrato al Rally di Montecarlo, conquistando il settimo posto assoluto a bordo di una Lancia Delta HF Integrale. Tra le sue intuizioni giornalistiche più apprezzate, la creazione di Come noi, trasmissione del TG2 dedicata ai diritti delle persone disabili.

Anche da pensionato, non si allontanò mai dal giornalismo: collaborò con Telegenova, TeleRomagna, Radio 19 e altri canali locali. Con Telegenova lanciò Calcio in rosa, programma di successo sul calcio femminile.

Fu anche scrittore e saggista: tra i suoi libri Malavita a Genova, dedicato alla nascita delle Brigate Rosse, e Bandiere ombra e armatori fantasma, sulle navi fantasma. Nel 2014 pubblicò la sua autobiografia professionale Da 90º Minuto alle Olimpiadi, edita da De Ferrari.

Di Giuseppe D'Alto

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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