La famiglia di Vigonza si trovava ad Amman per un breve viaggio
Una breve vacanza in Giordania si è trasformata in un incubo per una famiglia residente a Vigonza, nel Padovano. Elena, una bambina di appena 4 anni, è morta il 7 maggio ad Amman, a causa di un arresto cardiocircolatorio improvviso.
La bambina era affetta da una rara malattia neurologica
La piccola era in viaggio con la mamma Haila e il papà Amgiad Sbahi, soccorritore della Croce Rossa. Si trovavano lì da pochi giorni, sperando di regalare un po’ di serenità alla figlia, affetta da una rara patologia neurologica e seguita dall’Hospice pediatrico della città del Santo.
Il 2 maggio mamma e figlia erano partite per la Giordania. Una pausa dalla malattia, per qualche sorriso e momenti spensierati. Ma già il 3 maggio la situazione è precipitata: Elena ha avuto un arresto cardiocircolatorio. Nonostante gli sforzi per salvarla, le sue condizioni sono peggiorate.
Il 7 maggio, alle 9:30 circa, il suo cuore ha smesso di battere. Il dolore è stato devastante per i genitori, che ora si trovano a dover affrontare anche le difficoltà pratiche del rimpatrio della salma.
Il corpo della bambina verrà riportato in Italia il 12 maggio. Sarà la procura a decidere se disporre un’autopsia per accertare con esattezza la causa dell’aggravamento. Se non ritenuta necessaria, la salma sarà subito affidata alle pompe funebri per l’organizzazione del funerale.
Aperta una raccolta fondi per riportarla in Italia
Nel frattempo, è stata aperta una raccolta fondi intitolata “Insieme per Elena: un aiuto concreto per il rimpatrio”, che ha già raggiunto oltre 14.000 euro.
«Le cure sono state costosissime – ha spiegato papà Amgiad – e il rimpatrio è un ostacolo economico enorme. Il nostro unico desiderio è riportare Elena a casa, tra le braccia di chi l’ha amata ogni giorno».
La famiglia ha lanciato un appello anche sui social:
«Abbiamo bisogno di voi. Ogni contributo, anche piccolo, può fare la differenza. Se non potete donare, aiutateci almeno condividendo l’appello. Vogliamo riportarla a casa».
Tanti si sono mobilitati, amici e sconosciuti, offrendo supporto emotivo e burocratico. Ma la strada è ancora lunga.
«Purtroppo in quel momento non avevamo alternative – racconta ancora il padre –. Elena è collassata mentre cercavamo di trasferirla con un taxi. Siamo stati costretti a riportarla indietro d’urgenza».
Un dramma che ha colpito tutta la comunità. Elena non c’è più, ma il suo sorriso rimane nei ricordi di chi l’ha amata. Ora il desiderio più grande è darle l’ultimo saluto nella sua terra.