Si lancia da appartamento in fiamme a MilanoSueli si è lanciata dall'appartamento in fiamme

Una notte tragica in viale Abruzzi

Erano circa le 1:20 della notte tra il 3 e il 4 giugno quando un incendio ha devastato un appartamento al quarto piano di un palazzo residenziale in viale Abruzzi 64, a Milano. Nel rogo ha perso la vita l’infermiera Sueli Barbosa, 48 anni, di origini brasiliane, che si è lanciata dalla finestra per sfuggire alle fiamme.

Trasportata d’urgenza al Fatebenefratelli, la donna è morta poco dopo a causa delle gravissime lesioni riportate. Era madre di un bimbo che si è salvato per miracolo in quanto era a casa dell’ex marito della donna.

La porta chiusa dall’esterno e le urla strazianti

Secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco, intervenuti per domare le fiamme, la porta dell’appartamento era chiusa dall’esterno, un dettaglio che ha immediatamente insospettito gli inquirenti. “Sono stata svegliata da urla strazianti – racconta Simona Lomolino, vicina di casa – poi ho visto il fumo e le fiamme”.

Anche Maria Bono, residente nello stesso stabile, racconta: “Stavo guardando la televisione quando ho sentito gridare. Ho visto tutto rosso. Mio marito mi ha salvata svegliandomi”. Il loro appartamento è stato dichiarato inagibile.

Il compagno sotto interrogatorio

Il compagno della vittima, 45 anni, brasiliano, è stato trovato in un bar di fronte al palazzo in stato apparentemente alterato. Secondo il barista del Caffè degli Artisti, l’uomo è entrato poco dopo l’una, ha ordinato una birra parlando a fatica in inglese, ed è andato via senza apparenti segni di panico.

La Squadra Mobile lo ha ascoltato per ore in Questura, ma le sue dichiarazioni non hanno convinto. Sotto la supervisione del pm Maura Ripamonti, si stanno vagliando in particolare le sue spiegazioni riguardo una lite che alcuni vicini avrebbero sentito poco prima del rogo.

Le indagini dei vigili del fuoco

Oggi pomeriggio il Nucleo Investigativo Antincendio (NIA) dei Vigili del Fuoco entrerà nell’appartamento per ricostruire origine e dinamica dell’incendio. Resta da chiarire se si sia trattato di un gesto doloso e, soprattutto, quale sia stato il ruolo del convivente, che al momento non risulta formalmente indagato.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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