Chi era Filippo Verterame
La comunità di Isola Capo Rizzuto è sconvolta: il giovane Filippo Verterame, 22 anni, non ce l’ha fatta. Era stato ricoverato in gravissime condizioni dopo essere stato colpito da una coltellata alla gola durante una rissa avvenuta in località Le Cannella.
Gestiva insieme alla famiglia il lido inclusivo On The Beach, un progetto che rappresentava non solo un’attività economica ma anche un punto di riferimento sociale e solidale per il territorio.
Come è avvenuta la rissa a Le Cannella?
Secondo le indagini dei carabinieri, la lite sarebbe scoppiata tra due famiglie del posto, degenerando rapidamente. Alla base della discussione ci sarebbe stata una manovra pericolosa di un veicolo che avrebbe fatto esplodere la tensione.
Nel corso dello scontro, Filippo è stato colpito al collo con un’arma da taglio. Subito soccorso e operato d’urgenza all’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, le sue condizioni erano apparse subito disperate. Dopo due giorni di agonia, i medici hanno dichiarato la morte cerebrale.
La scelta della famiglia
In mezzo al dolore, i genitori hanno compiuto una scelta che sta commuovendo l’intera Calabria: donare gli organi di Filippo.
La donazione degli organi è stata definita dalla sindaca Grazia Vittimberga un “ultimo atto d’amore”.
Un gesto che trasforma la violenza subita in speranza per altre vite.
La mamma del ragazzo, Angela Giaquinta, ha voluto lanciare un appello: non infangare il nome del figlio associandolo agli aggressori, sottolineando come Filippo avesse sempre scelto la strada dell’onestà e del rispetto.
La comunità è sotto choc
La morte di un giovane in circostanze così violente scuote un intero paese. La sindaca ha parlato di “giorno del dolore”, annullando tutte le manifestazioni estive in segno di lutto.
Il caso di Filippo non è solo cronaca nera, ma il simbolo di una riflessione collettiva sulla violenza.
- È davvero inevitabile che piccoli contrasti sfocino in tragedie?
- Quali strumenti di prevenzione sociale servono per evitare che episodi simili si ripetano?
Arrestate 5 persone
Le indagini proseguono: cinque persone sono state arrestate con l’accusa di rissa aggravata. Gli inquirenti stanno ricostruendo le responsabilità precise e valutando se contestare ulteriori reati, come l’omicidio. Si tratta di P. F. e P. A., rispettivamente, di 59 e 40 anni, condotti, dopo la somministrazione delle cure, previste, presso la Casa Circondariale di Crotone, nonché P. G., V. G. e B. A., di 39, 57 e 44 anni, che, in ragione delle loro condizioni sanitarie, sono attualmente piantonati nei Reparti di Chirurgia e Ortopedia del nosocomio di Crotone
Nel frattempo, la comunità si stringe intorno alla famiglia Verterame, ricordando Filippo come un ragazzo pieno di vita, energia e sogni.
La morte di Filippo Verterame rappresenta una ferita profonda per Isola Capo Rizzuto. Ma la scelta dei suoi genitori dimostra che anche dal buio più profondo può nascere luce: dove la violenza ha tolto, la donazione degli organi ha restituito vita.
Il gesto d’amore dei genitori
La scelta dei genitori di Filippo non è solo un atto privato: secondo i dati del Centro Nazionale Trapianti, un singolo donatore può salvare fino a 7 persone.
La donazione, dunque, rappresenta:
- una speranza concreta per chi è in lista d’attesa,
- un messaggio di civiltà che contrasta la brutalità della violenza,
- un’eredità che Filippo lascia al suo territorio e al Paese.