Il contesto e i motivi della nuova rottamazione
In vista della manovra finanziaria 2026, il governo ha deciso di introdurre la quinta rottamazione delle cartelle esattoriali, la cosiddetta rottamazione quinquies. La misura, come riportato dal Corriere della Sera, è stata fortemente sostenuta dalla Lega, che ne ha evidenziato la necessità per concedere un consistente sconto ai contribuenti con debiti accumulati nel tempo verso il Fisco.
Al 31 gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione gestiva circa 173 milioni di cartelle, riguardanti 21,8 milioni di contribuenti, per un valore complessivo di 1.273 miliardi di euro da riscuotere.
Quali cartelle riguardano
La rottamazione quinquies interessa le cartelle affidate all’agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023. Per confronto, la precedente rottamazione (la quarta) aveva riguardato le cartelle fino al 30 giugno 2022.
Secondo la Corte dei Conti, nella rottamazione quater avevano aderito circa 3 milioni di contribuenti, ma solo in parte avevano completato i pagamenti: su un totale previsto di 22,9 miliardi, ne erano stati incassati 11,6 miliardi, poiché molti contribuenti pagavano solo le prime rate e poi sospendevano i versamenti.
Chi può beneficiare
Il ministro Matteo Salvini ha indicato una platea potenziale di 16 milioni di contribuenti, sebbene in realtà saranno probabilmente meno, dato che l’accesso è limitato a chi ha dichiarato i redditi ma non ha versato quanto dovuto.
Chi è già in regola con la rottamazione quater e con il pagamento delle rate non può aderire alla nuova sanatoria.
Come funziona il pagamento
Il contribuente che aderisce alla rottamazione quinquies potrà estinguere il debito pagando solo il capitale. Non saranno dovuti interessi, sanzioni o aggio.
Il pagamento potrà essere dilazionato fino a un massimo di 54 rate bimestrali (pari a 9 anni), con importo costante per tutte le rate. La prima rata è prevista per il 31 luglio 2026.
Il governo aveva valutato l’ipotesi di una rata minima di 100 euro, ma alla fine è stata esclusa.
Come accedere alla sanatoria
Per accedere, il contribuente dovrà inviare una dichiarazione telematica all’agente della riscossione entro il 30 aprile 2026, indicando il numero di rate prescelto fino a 54.
Dalla presentazione della domanda saranno sospesi i termini di prescrizione e decadenza, così come eventuali nuovi fermi amministrativi o ipoteche, fatta eccezione per quelli già iscritti alla data di adesione. Non potranno essere avviate nuove procedure esecutive.
Decadenza e obblighi
La decadenza dalla definizione agevolata avviene in caso di mancato pagamento di due rate consecutive, o dell’ultima rata prevista dal piano di pagamento. In tal caso, il contribuente perde i benefici della rottamazione e il debito torna alle condizioni ordinarie con interessi e sanzioni.
Implicazioni e prospettive
La rottamazione quinquies rappresenta uno strumento per alleggerire il carico fiscale dei contribuenti, ridurre le cartelle insolute e facilitare la riscossione per l’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, come evidenziato dal Corriere, l’accesso sarà selettivo e richiederà attenzione ai termini e al rispetto del piano rateale per evitare la decadenza.
Si tratta di un provvedimento strategico per il governo, che intende sostenere contribuenti in difficoltà e favorire l’equilibrio economico in vista della manovra 2026.