La bambina di 14 mesi viveva in condizioni di assoluto degradoLa bambina di 14 mesi viveva in condizioni di assoluto degrado

Maltrattata e drogata, il padre la nascondeva per ottenere un permesso di soggiorno

Una vicenda sconvolgente arriva da Novara, dove una bambina di appena 14 mesi è stata trovata in condizioni di grave abbandono, malnutrizione e persino con tracce di cocaina nel sangue. Tre persone sono ora indagate per maltrattamenti in famiglia, abbandono di minore e lesioni personali

La denuncia della madre: un incubo iniziato con una relazione tossica

Tutto ha avuto inizio quando, lo scorso ottobre, una donna italiana si è rivolta alla Polizia denunciando una situazione familiare fuori controllo. Aveva avuto una relazione con un uomo straniero, irregolare sul territorio italiano, del quale conosceva solo il soprannome. Secondo quanto riferito, l’uomo l’avrebbe convinta a portare avanti la gravidanza per ottenere un permesso di soggiorno legato alla nascita del figlio.

Dopo il parto, la relazione è proseguita per qualche mese, fino a quando l’uomo ha preso con sé la bambina e ha fatto perdere completamente le sue tracce.

Le indagini della Squadra Mobile: una corsa contro il tempo

La denuncia ha immediatamente attivato la Squadra Mobile di Novara, che si è messa sulle tracce dell’uomo. Irregolare, senza fissa dimora e con numerosi precedenti penali – tra cui reati contro la persona, il patrimonio e il possesso di armi – l’uomo era una figura particolarmente pericolosa.

Dopo mesi di ricerche, gli agenti lo hanno rintracciato in un locale notturno. Messo alle strette, ha confessato di aver affidato la bambina a una donna pregiudicata e tossicodipendente residente in provincia di Novara.

La scoperta scioccante: bambina drogata e abbandonata

Grazie alle informazioni ottenute, gli investigatori sono riusciti a localizzare l’abitazione in cui si trovava la minore. Quando sono entrati, si sono trovati davanti a uno scenario raccapricciante: la bambina viveva in condizioni igieniche disastrose, priva di cure e circondata da degrado. Tra giocattoli e cocaina.

Immediatamente trasportata all’Ospedale Maggiore di Novara, è stata sottoposta a un accertamento tossicologico che ha dato esito positivo alla cocaina. Un dato che ha scosso profondamente gli agenti e l’intera equipe medica.

L’intervento della Procura: minore trasferita in struttura protetta

Visto il quadro drammatico emerso, la minore è stata affidata d’urgenza a una struttura protetta. La Procura della Repubblica di Novara ha subito avviato un’indagine nei confronti del padre, della madre e della donna a cui la piccola era stata affidata.

Nel frattempo, è stata anche allertata la Procura per i Minorenni di Torino, che ha chiesto la convalida urgente del provvedimento di allontanamento e ha avviato le procedure per la dichiarazione di adottabilità della bambina, allo scopo di garantirle finalmente un contesto familiare sicuro e dignitoso.

Un caso che evidenzia falle nel sistema di tutela

Questa vicenda ha sollevato pesanti interrogativi sulla tutela dei minori, soprattutto in contesti fragili o irregolari. Come ha potuto una bambina così piccola finire in mani tanto pericolose? Le istituzioni stanno ora cercando di comprendere se vi siano state omissioni o ritardi da parte dei servizi sociali.

Conclusioni: la speranza di una nuova vita

Oggi la priorità è garantire alla bambina un futuro migliore. Dopo mesi di abusi, trascuratezza e condizioni disumane, potrà finalmente trovare sicurezza e affetto in un ambiente protetto. Le indagini proseguono per definire le responsabilità penali di tutti i soggetti coinvolti, mentre l’Italia intera riflette su una storia che non doveva accadere.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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