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Omicidi Cisterna di Latina, Christian Sodano choc: ‘Sono tornato e ho sparato a Renèe per non farla soffrire’

Prima ha confessato allo zio poi alla polizia. “Abbiamo litigato e ho sparato“. É stata la laconica confessione di Christian Sodano, che ha preceduto il pianto, davanti agli investigatori della omicidi di Latina.

Il finanziere ha confessato l’omicidio della mamma e della sorella della fidanzata: ‘Abbiamo litigato ed ho sparato’

Il finanziere di 26 anni, che martedì 13 febbraio ha ucciso la sorella e la madre della fidanzata durante una lite in casa a Cisterna di Latina , è stato fermato dalla polizia a casa di un parente che abita nel quartiere Q4 del capoluogo pontino. “Lei era ormai fuggita, allora sono tornato in casa e ho esploso ancora due colpi a Renèe. Non era ancora morta e non volevo farla soffrire” – l’altro inquietante particolare del duplice omicidio raccontato da Christian Sodano ai poliziotti durante un lungo interrogatorio seguito al suo fermo.

Cisterna di Latina, finanziere uccide madre e sorella della fidanzata al culmine di una lite

Un’azione fulminea, durata una manciata di secondi. Quattro colpi di pistola, cinque al massimo, sparati in rapida successione da una mano esperta, hanno freddato la 46enne Nicoletta Zomparelli e la figlia di 19 anni Reneè Amato, rispettivamente madre e sorella di Desirée, la fidanzata del duplice omicida che, a quanto pare aveva deciso di mollarlo proprio la sera del duplice omicidio.

La ragazza è riuscita a salvarsi perché si è nascosta prima in bagno e poi è uscita da una finestra, nascondendosi prima dietro la legnaia prima di allontanarsi infilandosi nel buco nella rete di recinzione del giardino per poi chiedere aiuto al vicino benzinaio, Ivan Esposito, gestore del distributore Eni. L’atroce tragedia è avvenuta in via dei Monti Lepini, una zona rurale, tra terreni e serre coltivate a Kiwi ad una cinquantina di chilometri dalla Capitale.

Le indagini hanno avuto origine dalla segnalazione effettuata alla Questura di Latina dallo zio del ragazzo, il quale ha riferito che Christian Sodano aveva sparato a due persone e si stava dirigendo verso Latina. Dopo aver raccolto le prime informazioni utili all’individuazione del luogo dove il 26enne si stava recando, gli agenti della Squadra Mobile hanno raggiunto l’abitazione nel quartiere Q4 trovando il ragazzo affacciato alla finestra.

La fuga dalla finestra di Desirèe e dal buco della recinzione in giardino, Christian Sodano trovato affacciato alla finestra

Una volta all’interno dell’appartamento, il 26enne ha subito riferito che poco prima aveva sparato con la pistola d’ordinanza – rinvenuta dagli agenti sul divano presente nel salone. Sgomento nel quartiere San Valentino, il cui confine delimita la casa del duplice delitto, già teatro in passato di atroci femminicidi maturati tra degrado, disperazione e solitudine. Nel 2018 il carabiniere Luigi Capasso si barricò in casa e uccise le due figlie, poi tentò di uccidere la moglie per poi suicidarsi. Nei prossimi giorni è previsto l’interrogatorio di Sodano, davanti al Gip del tribunale di Latina . 

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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